mercoledì 8 maggio 2019
Il mese scorso il surplus commerciale di Pechino con Washington è salito a 21 miliardi di dollari, mentre sono diminuite le vendite di Made in China nel resto del mondo. Liu He domani a Washington
Una donna fotografa una bambina davanti a un cartello "Made in China" nel distretto commerciale di Pechino (Ansa-Ap)

Una donna fotografa una bambina davanti a un cartello "Made in China" nel distretto commerciale di Pechino (Ansa-Ap)

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Ad aprile il surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti è salito a 21 miliardi di dollari dai 20,5 di marzo. A conferma che i dazi degli Stati Uniti, in vigore da ormai 10 mesi, non hanno ridotto le merci cinese importate in America.

Un dato significativo,in un momento in cui la relazione tra le due più grandi economie del pianeta attraversa una nuova fase critica: domenica Trump ha annunciato l'entrata in vigore di nuovi dazi dal prossimo venerdì oltre al rialzo dal 10 al 25% di quelli già in vigore, per un totale di 375 miliardi di import cinese da colpire.

Da domani a venerdi il vicepremier cinese Liu He, principale consigliere economico di Xi Jinping, sarà a Washington per trattare direttamente una tregua.

La crescita dell'export cinese in America in aprile è tra l'altro in controtendenza rispetto al resto del commercio estero della Cina. Il mese scorso infatti l'export cinese verso il resto del mondo è diminuito del 2,7% rispetto ad aprile 2018, mentre le importazioni sono aumentate del 4%.

Sui dati ha pesato sicuramente il capodanno cinese, che si è celebrato a febbraio e che ha portato a un aumento dell'export del 14,2% a marzo. Se si guarda l'andamento dei primi 4 mesi dell'anno, comunque, la crescita dell'export della Cina è dello 0,2%, con un +2,5% dell'import: entrambi i dati sono in peggioramento rispetto a un anno fa.

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