mercoledì 8 maggio 2019
Nel 2018, secondo le prime stime di Eurostat, c'è stata una riduzione del 2,5%. L'Italia, con un -3,5%, ha tagliato l'anidride carbonica più della media, come la Francia (-5,4% la Germania)
L'Europa taglia le emissioni di CO2 del settore energetico
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Secondo le prime stime di Eurostat, l'istituto di statistica europea, nel 2018 le emissioni di anidride carbonica del settore energetico all'interno dell'Unione Europea sono diminuite del 2,5%. I tre Paesi che hanno ridotto maggiormente le emissioni sono stati Portogallo (-9%), Bulgaria (-8,1%) e Irlanda (-6,8%).

L'Italia, con una riduzione delle emissioni di CO2 del 3,5%, è andata meglio della media, al pari della Francia (-3,5% anche lì). In Germania il taglio è stato del 5,4%, in Spagna del 3,2%. Lettonia (+8,5%), Malta (+6,7%) ed Estonia (+4,5%) hanno invece segnato gli aumenti più significativi.

La Germania conta per il 22,5% delle emissioni di CO2 dell'intera Ue, Italia e Francia per il 10%, il Regno Unito per l'11,4%, la Polonia, che ha molte centrali a carbone, per il 10,3%. Il settore energetico genera circa l'80% delle emissioni di gas serra dell'Ue.

Eurostat sottolinea che questi dati sono influenzati da fattori diversi: condizioni climatiche, crescita economica, dimensione della popolazione, andamento dei trasporti e delle attività industriali. Inoltre i Paesi che producono elettricità da fonti fossili e poi la esportano possono segnare un aumento delle emissioni anche se l'elettricità prodotta generando quella anidride carbonica è stata poi consumata altrove.

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