martedì 14 gennaio 2014
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Il debito delle Pubbliche amministrazioni è aumentato a novembre di 18,7 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 2.104,1 miliardi. L'aumento è riconducibile principalmente al fabbisogno del mese (6,9 miliardi) e all'aumento (11,5 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto 59,0 miliardi). È quanto si legge nel Supplemento Finanza pubblica, fabbisogno e debito della Banca d'Italia.Come negli anni passati, nel mese di dicembre è molto probabile che il debito si sia fortemente ridotto, riflettendo un consistente avanzo e il netto calo delle disponibilità liquide del Tesoro, tornate a fine anno poco al di sopra del livello di fine 2012.L'incremento del debito nei primi undici mesi dell'anno (114,6 miliardi) ha riflesso principalmente il fabbisogno delle Amministrazioni Pubbliche (90,2 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (24,6 miliardi). Sul fabbisogno, spiega Bankitalia, ha inciso per 12,8 miliardi il sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'euro; in particolare, la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility (EFSF) è stata pari a 6,7 miliardi; i versamenti della terza e quarta tranche della sottoscrizione del capitale dell'European Stability Mechanism (ESM) , effettuati nei mesi di aprile e ottobre, sono stati complessivamente pari a 5,7 miliardi. Dal 2010 il contributo italiano al sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'euro è stato pari a 55,1 miliardi, di cui 33,6 miliardi riguardanti la quota dell'Italia dei prestiti dell'EFSF, 11,5 riguardanti la sottoscrizione del capitale dell'ESM e 10,0 miliardi relativi ai prestiti bilaterali in favore della Grecia (la cui erogazione è terminata alla fine del 2011).Nei primi 11 mesi dell'anno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 339,1 miliardi (di cui 31,2 nel mese di novembre), in lieve calo rispetto a quelle dello stesso periodo del 2012 (340,7 miliardi).
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