venerdì 12 luglio 2019
Il Consiglio di Stato respinge le richieste di Vodafone, Fastweb e WindTre: con le prossime bollette dovranno scontare ai clienti il sovrapprezzo pagato tra il 2015 e il 2017
Bollette a 28 giorni, le compagnie perdono l'ultimo ricorso
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Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi di Vodafone, Fastweb e WindTre contro la delibera dell’AgCom che aveva imposto la fatturazione mensile delle bollette anziché a 28 giorni. I giudici della Prima sezione dell’ultimo grado della giustizia amministrativa hanno respinto anche la richiesta dell’AgCom di ripristinare l’iniziale entità delle sanzioni, che il Tar del Lazio aveva invece dimezzato lo scorso dicembre, riducendole da 1,16 milioni a compagnia a 580mila euro. La decisione risale al 4 luglio ed è stata pubblicata oggi.

Esaurite le possibilità di ricorso, le compagnie dovranno provvedere al rimborso – tramite traffico gratuito – degli utenti che per mesi, tra il giugno del 2017 e la primavera del 2018, hanno pagato bollette con una cadenza irregolare. Il rimborso dovrà avvenire con la prima bolletta utile, quindi in quelle tra agosto e settembre dovranno arrivare le prime restituzioni.

Dovranno aspettare i clienti di Telecom, che ha presentato un ricorso in autonomia su cui il Consiglio di Stato deve ancora esprimersi. Lo stesso vale per Sky, che per la bolletta a 28 giorni è stata multata dall’AgCom lo scorso maggio e ha fatto ricorso al Tar.

Modificando la cadenza delle bollette da mensile a quadrisettimanale (28 giorni, appunto) a parità di prezzo, le compagnie aumentavano i loro incassi di un dodicesimo all’anno, cioè dell’8,3%. Questa soluzione è stata messa fuori legge con il decreto fiscale collegato alla manovra 2018.



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