martedì 2 giugno 2020
Primi dati dell'uso del Pepp, il piano di acquisti anti-pandemia lanciato a metà marzo. Comprati 186,6 miliardi di titoli di Stato, a partire da 46,7 miliardi di Bund tedeschi
Christine Lagarde, presidente della Bce, si presenta alla conferenza stampa dello scorso 12 marzo

Christine Lagarde, presidente della Bce, si presenta alla conferenza stampa dello scorso 12 marzo - Ecb

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Nei primi due mesi e mezzo del piano di acquisti anti-pandemia (il Pepp) la Banca centrale europea ha comprato titoli di Stato per 186,6 miliardi di euro. I titoli più acquistati sono stati quelli della Germania: la banca centrale è intervenuta per comprare 46,7 miliardi di Bund. L’Italia è il secondo destinatario del piano di acquisti, con 37,4 miliardi di Btp, con durata media di sette anni, comprati da Francoforte in un mese e mezzo. Seguono la Francia, con acquisti per 23,6 miliardi, la Spagna, con 22,4 miliardi, e i Paesi Bassi, con acquisti per 10,4 miliardi di euro.

Gli acquisti del Pepp, diversamente da quelli del Pspp (il “vecchio” piano di Quantitative easing della Bce tutt’ora attivo), hanno più flessibilità e non devono rispettare stabilmente la proporzione rispetto alla partecipazione dei diversi Paesi al capitale della Bce. Oltre ai 186,6 miliardi di titoli di Stato, la Banca centrale ha anche acquistato 10,6 miliardi di obbligazioni di aziende, 2,1 miliardi di bond garantiti e 35,4 miliardi di commercial paper, per una spesa complessiva di 234,7 miliardi. Il piano vale 750 miliardi di euro di acquisti da marzo a fine 2020.

Da quando è iniziato il nuovo piano di acquisti della Bce, il rendimento dei titoli di Stato italiani è sceso. Il tasso dei Btp decennali aveva raggiunto il 2,65% il 18 di marzo mentre oggi è stabile attorno all’1,5%, cioè un punto percentuale in meno.

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