sabato 28 ottobre 2017
Un cammino nato 40 anni fa, al di là dei campi la vera mission sono l'attività socio-terapeutica, l'educazione e l'inserimento
Capodarco, l'agricoltura solidale che sostiene le persone disagiate
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La coltivazione dei campi, la trasformazione e la vendita dei prodotti della terra (ortaggi, vino, conserve, marmellate, ecc.), i ristoranti. Sin qui sarebbe il lavoro di un’azienda agricola ed enogastronomica che dà una particolare attenzione alla cura del territorio e alla promozione di un consumo responsabile. Ma Agricoltura Capodarco, una cooperativa sociale che si è insediata nel territorio di Grottaferrata, vicino a Roma, dal 1978, è molto più di questo. La vera 'mission' di questa esperienza riguarda l’attività socio-terapeutica e riabilitativa, in particolare nei confronti dei disabili, quello educativo-didattico, formativo e dell’inserimento al lavoro. Utilizza le risorse della produzione agricola ecologicamente sostenibile (i prodotti sono tutti biologici) per integrare e dar lavoro a persone in difficoltà e costruire attorno a loro una comunità solidale.

Al suo interno vivono 21 persone e, tra questi, ci sono 8 disabili mentali rimasti senza genitori. I soci dipendenti sono 40, ai quali si aggiungono un ventina di lavoratori esterni nelle stagioni di maggior bisogno. Agricoltura Capodarco festeggia l’anno prossimo il suo quarantennale ed è oggi un’azienda che si regge sulle sue gambe. Un buon esempio di economia sociale e solidale, non un caso di beneficienza. Una 'buona pratica', nata per dare lavoro alle persone accolte nella comunità di don Franco Monterubbianesi, che oggi è composta di due poli. Quello storico di Grottaferrata specializzato nella produzione di vino e quello della tenuta della Mistica, nel comune di Roma, dove c’è la produzione ortofrutticola. In entrambi i casi è possibile la degustazione in loco dei prodotti. Oltre all’inserimento abitativo e lavorativo di persone svantaggiate, la cooperativa, presieduta da Salvatore Stingo, fa attività di formazione e inserimento per i ragazzi della zona. C’è un laboratorio sociale per disabili mentali e psichici convenzionato con le strutture pubbliche territoriali, perfettamente inserito nel contesto produttivo ordinario dell’azienda agricola. I ragazzi acquisiscono competenze sia attraverso lezioni teoriche che attraverso lezioni pratiche (con l’affiancamento costante di operatori e degli stessi operai della cooperativa) e ricevono un rimborso per il lavoro svolto dagli enti di provenienza.

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