sabato 13 maggio 2017
Si rafforza il potere ispettivo dello Stato e delle strutture periferiche nei confronti delle imprese e così, potenzialmente, una piccola azienda italiana può essere soggetta a ben 111 verifiche
Burocrazia schiaccia-imprese: un controllo ogni 3 giorni
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Piccole e medie imprese sempre di più nella morsa della burocrazia. Si rafforza il potere ispettivo dello Stato e delle strutture periferiche nei confronti delle imprese e così, potenzialmente, una piccola azienda italiana può essere soggetta a ben 111 controlli da parte di 15 diversi istituti, agenzie o enti pubblici. In linea puramente teorica, praticamente uno ogni 3 giorni.
A calcolarlo è l'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, nel segnalare che, rispetto alla prima rilevazione eseguita dagli artigiani mestrini
nel 2014, la situazione è addirittura peggiorata. Nonostante il numero dei controllori sia rimasto pressoché lo stesso, le possibili
ispezioni, invece, sono aumentate di 14 unità.

I quattro ambiti

L'elaborazione della Cgia è iniziata suddividendo il quadro legislativo generale in quattro grandi settori, dopodiché per ciascuno
di essi è stato conteggiato il numero dei possibili controlli che un'attività produttiva può incorrere e gli enti deputati all'attività
ispettiva. Si comincia dall'area Ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro: è quella più a 'rischiò, interessata da 56 possibili controlli che possono essere effettuati da 10 enti ed istituti diversi. Segue il fisco: in questo ambito il numero dei controlli è pari a 26 e sono 6 le agenzie e gli enti coinvolti. C'è poi la contrattualistica: nell'area lavoro il numero dei possibili controlli si attesta a 21, mentre gli istituti e le agenzie interessate sono 4. Infine, l'area amministrativa: questo settore registra 8 controlli che sono ad appannaggio di 3 diversi enti ed istituti.

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