venerdì 10 giugno 2016
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In una realtà globale economica già difficile il rischio Brexit aggiunge un nuovo elemento di instabilità sui mercati internazionali. Oggi le Borse europee hanno bruciato in una sola seduta circa 174 miliardi di euro tra le incertezze sulla possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue, sulle mosse della Federal Reserve sui tassi Usa e le forti vendite sui finanziari. A tanto ammonta la capitalizzazione persa dall'indice Stoxx Europe 600, sceso del 2,34 per cento. Inoltre sono molti i centri studi che cercano di capire cosa potrebbe accadere in caso di vittoria al referendum del 23 giugno dei nemici dell'Unione europea. Le Borse europee potrebbero perdere circa un quarto del loro valore in caso di Brexit. È lo scenario descritto, ad esempio, da Axioma, società specializzata nella definizione di modelli di rischio, che ha analizzato un portafoglio composto per il 54% da obbligazioni, per il 41% di azioni e il resto in investimenti alternativi, scoprendo che proprio i titoli azionari sarebbero i più colpiti dalle vendite con un calo del 24%. Per stimolare i potenziali impatti della Brexit, riferisce l'agenzia Bloomberg, Axioma ha analizzato le risposte dei mercati a eventi passati, come la pluriennale crisi del debito in Europa e il referendum in Scozia. Lo stress test, in ogni caso, coglie solo gli impatti a breve termine, e non i cambiamenti strutturali che l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea provocherebbe sull'economia a lungo termine
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