martedì 1 marzo 2022
L'agenzia parla di "destabilizzazione dell'economia". Il rublo migliora, ma resta sotto del 30% rispetto ai livelli di inizio anno. Ancora in calo le Borse europee
La filiale di Alfa Bank sulla Tretyakovsky a Mosca

La filiale di Alfa Bank sulla Tretyakovsky a Mosca - Wikimedia Commons

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L’agenzia di rating S&P ha tagliato il suo giudizio su quattro banche russe: Alfa-Bank, la prima banca del Paese, assieme alla sua holding Abh; Gazprombank, che è la banca del gruppo del gas Gazprom; le filiali russe dell’italiana UniCredit e di Raiffeisenbank, il gruppo delle banche cooperative austriache. Venerdì scorso S&P aveva tagliato il rating sovrano della Russia, portandolo da BB+ a BBB-.

«A nostro avviso, l'escalation delle tensioni Russia-Ucraina, le operazioni russe in Ucraina e l'ampliamento delle sanzioni contro la Russia potrebbero portare a condizioni che alla fine destabilizzano l'economia e il sistema finanziario russi» ha scritto S&P, ricordando che le sanzioni decise da Stati Uniti e Unione Europea restringono le possibilità delle banche russe di scambiarsi denaro con l’estero.

Gli effetti finanziari della crisi continuano intanto a farsi sentire. Le Borse europee hanno aperto la giornata in calo: a metà mattinata Milano perde il 2,2%, Francoforte il 2,3%, Parigi il 2,6% e Londra l’1%. I mercati asiatici invece hanno chiuso in leggero rialzo (+1,2% Tokyo). La Borsa di Mosca resterà chiusa anche oggi. In leggero miglioramento il rublo, tornato sotto quota 100 rispetto al dollaro (servono 97 rubli per comprare un dollaro). Resta comunque una svalutazione del 30% della moneta russa rispetto ai livelli di inizio 2022.

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