venerdì 18 febbraio 2022
Nel report 2021 di Standard Ethics l'agenzia di rating misura il livello di sostenibilità di una società attraverso il suo allineamento con strategie e le indicazioni definite da Ue, Onu e Ocse
Il 61% delle banche italiane è sostenibile

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Il 61% delle banche italiane è conforme agli standard di sostenibilità dell'Ue, dell'Onu e dell'Ocse, dunque "il settore presenta un livello molto avanzato di compliance alla sostenibilità". Lo evidenzia Standard Ethics (Se) nel report annuale 2021, dal titolo "The Big Picture". L'agenzia di rating misura il livello di sostenibilità di un'azienda o di una nazione proprio attraverso il suo allineamento con le strategie e le indicazioni internazionali definite dall'Ue, dall'Onu e dall'Ocse, con una classificazione di nove gradi, che inizia dal modello, EEE, per scendere fino a F.
Se si guarda allo Se Italian Banks Index (Open Free Sustainability Index), l'11% delle banche italiane ha un rating EE+, il 28% EE, il 22% EE-, per un totale del 61% dei tre Fully Sustainable Grade, mentre il 17% ha un rating E+ e il 22% E (entrambi Not fully sustainable grade).
In un confronto con il settore bancario europeo, per cui. Standard Ethics ha lanciato lo Se European Banks Index nel 2017, si può rilevare che il 50% delle banche europee ha un Fully sustainable grade (5% classificato EE+, 20% classificato EE, 25% è EE-), il 43% ha un Not fully sustainable grade (38% classificato E+, 5% classificato E), il 5% ha un Not sustainable grade (classificato E-), mentre al restante 2% dei corporate Ser è assegnata una valutazione "Pending", ovvero in sospeso.
In generale, tra settore bancario e altri comparti, le società italiane con corporate Ser, Standard Ethics rating, più alto (EE+) sono Eni, Fineco, Prysmian, UniCredit e UnipolSai.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI