sabato 17 agosto 2019
«Se nei prossimi piani industriali non si raggiungerà un maggior equilibrio fra prepensionamenti volontari e nuove assunzioni, la Fabi non sottoscriverà più nessun accordo», dichiara Sileoni
Al 2020 previsti 14mila esuberi, in nove anni assunti 20.500 giovani
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Nei piani industriali già approvati dei primi nove gruppi bancari italiani, sono previsti 30.114 esuberi: di questi, 16.434 già completati e 13.680 da realizzare nel biennio 2019-2020. Di contro, il Fondo per l'occupazione ha consentito in nove anni (dal 2012) l'assunzione di 20.550 giovani (under 35). I numeri sono stati elaborati dalla Fabi, Federazione autonoma bancari italiani. Nel corso del 2018, nel dettaglio, sono stati assunti 1.538 "ragazzi", quasi 150 al mese (6.657 nel 2012, 2.164 nel 2013, 2.126 nel 2014, 2.969 nel 2015, 2.585 nel 2016, 2.511 nel 2017). Circa il 57% delle assunzioni complessive ha riguardato personale femminile e il 43% il personale maschile. I nuovi ingressi hanno bilanciato gli esuberi del settore già completati, tutti gestiti solo con pensionamenti e prepensionamenti volontari. Le crisi bancarie e gli esuberi sono state gestite con il Fondo esuberi e il Fondo per l'occupazione. Grazie a questi strumenti, fortemente voluti dai sindacati nel contratto, sono stati evitati i licenziamenti. In Europa sono stati persi 470mila posti di lavoro, il 70% dei quali con licenziamenti.

«Se nei prossimi piani industriali non si raggiungerà un maggior equilibrio fra prepensionamenti volontari e nuove assunzioni, la Fabi non sottoscriverà più nessun accordo - dichiara il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni -. Il Fondo per l'occupazione giovanile che ha permesso l'assunzione di oltre 20mila giovani nel periodo più difficile del settore bancario deve essere utilizzato maggiormente dalle banche perché non accetteremo che a fronte di esuberi, socialmente sostenibili con prepensionamenti volontari, siano poche le assunzioni di giovani rispetto agli stessi esuberi: nel Fondo ci sono 165 milioni di euro non ancora utilizzati».

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