mercoledì 17 giugno 2020
L'antitrust europeo annuncia l'avvio di un'indagine approfondita. Il problema sono i veicoli commerciali leggeri, dove le due aziende, assieme, hanno una posizione di forza in molti Stati
Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione europea responsabile della Concorrenza

Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione europea responsabile della Concorrenza - Ansa

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L’antitrust europea ha avviato un’indagine approfondita sulla fusione tra Fca e Peugeot perché l’operazione «potrebbe ridurre la concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri sotto le 3,5 tonnellate».

Secondo l'analisi di Bruxelles, Peugeot e Fca insieme avrebbero quote di mercato molto elevate su furgoni e furgoncini in quattordici Paesi dell’Unione europea, comprese Italia, Francia e Spagna. L’Ue sottolinea che la concorrenza su questi prodotti è ridotta rispetto a quella sulle automobili. Le indagini preliminari dell’antitrust hanno mostrato che da tempo Psa e Fca si contendono la leadership del mercato dei furgoni in molti Stati dell’Ue e loro fusione potrebbe ridurre la concorrenza a danno dei consumatori.

«I furgoni sono importanti per gli individui, le piccole imprese e le grandi aziende quando si tratta di consegnare prodotti o offrire servizi ai clienti» ha sottolineato Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione e responsabile della Concorrenza. Ora Bruxelles ha 90 giorni per prendere una decisione: potrebbe autorizzare la fusione oppure chiedere misure correttive, come la cessione, anche parziale, della divisione veicoli commerciali leggeri di Fca o Psa.

L’avvio dell’indagine approfondita dell’Ue era stato anticipato la settimana scorsa dal Financial Times: secondo le fonti del quotidiano finanziario britannico l’Ue avrebbe già chiesto alle due aziende di ridurre la loro presenza nel mercato dei furgoni, ma né Psa né Fca avrebbero fatto concessioni sufficienti.

In una nota congiunta le due società hanno ribadito l’intenzione di completare la fusione entro il primo trimestre del 2021, aggiungendo che «i preparativi per la fusione procedono come da programma» e sottolineando che «le autorità antitrust di diverse giurisdizioni hanno già dato la loro approvazione».

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