venerdì 2 febbraio 2018
Due brevetti per congegni da indossare che renderebbe più efficiente la ricerca dei prodotti ordinati nei magazzini. Ma esplode la polemica
Il ministro Calenda (Ansa)

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Per il momento è un prototipo, sviluppato e depositato con due brevetti: è il braccialetto elettronico studiato da Amazon per rendere più veloce il lavoro dei dipendenti. In pratica: gli impiegati che presidiano gli ordini lo indossano al polso; quando ricevono la richiesta di un prodotto scattano in magazzino a cercarlo e impacchettarlo per la spedizione. Il congegno wireless è in grado di monitorare con precisione dove i dipendenti mettono le mani e di emettere ultrasuoni per guidarli tra gli scaffali del magazzino nella giusta direzione e controllare che la merce selezionata sia quella effettivamente richiesta.

La rivista GeekWire, che ha visionato il prototipo, spiega che la richiesta di brevetto era stata depositata lo scorso autunno e che già allora l'azienda era stata criticata perché tra le possibilità offerte dal dispositivo ci sarebbe anche quella di monitorare i ritmi di lavoro e dunque, in definitiva, di sorvegliare i dipendenti, con una assonanza con il più noto tra i braccialetti elettronici, quello che indossano le persone in regime di sorveglianza o di arresti domiciliari.

"Amazon - ricorda GeekWire - si è già guadagnata la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino a veri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile" con l'obiettivo di centrare gli ambiziosi target di consegna fissati dalla società di Jeff Bezos.

Poletti: in Italia niente dispositivi di controllo

La notizia è rimbalzata anche in Italia, dove il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha reagito ricordando che la nostra legislazione non ammette dispositivi di controllo, se non nell'ambito di accordi con i sindacati. "Sul tema dei controlli - sottolinea il ministro - la legge prevede che per avere determinate autorizzazioni e possibilità ci debba essere un accordo con le organizzazioni sindacali e/o, dall'altra parte, un'autorizzazione delle autorità competenti".

Gentiloni: la sfida è il lavoro di qualità

«È facile declamare sui temi del lavoro, ma la sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto»; così il premier Paolo Gentiloni.

La semplice notizia del brevetto, ripresa da diverse testate, ha scatenato polemiche sui social, con l'azienda accusata di esagerare nel controllo dei propri dipendenti.

Tra l'altro da poche settimane l'azienda ha annunciato l'apertura di due nuovi centri: uno a Torrazza Piemonte, nella città metropolitana di Torino, e uno a Casirate d'Adda, in provincia di Bergamo, per un totale di 1.600 posti di lavoro. Ma lo scorso autunno ha dovuto affrontare il primo sciopero dei dipendenti del polo di Castel San Giovanni, nel piacentino.

La replica di Amazon

"I brevetti impiegano anni per essere approvati e non necessariamente riflettono gli sviluppi attuali che stanno avendo i nostri prodotti e servizi. Nel corso degli ultimi 20 anni abbiamo introdotto diverse innovazioni tecnologiche per supportare i nostri dipendenti durante il loro lavoro e rendere i processi più semplici ed efficaci. In tutti i Paesi in cui operiamo rispettiamo in maniera rigorosa tutte le regolamentazioni in materia di lavoro". Così in una nota Amazon è intervenuto sulle polemiche. Il colosso delle vendite online ha bollato come «speculazioni fuorvianti" i dibattiti sui due nuovi brevetti.

"Ogni giorno, in aziende in tutto il mondo, i dipendenti utilizzano scanner palmari per il controllo dell'inventario e per spedire gli ordini", precisa l'azienda, segnalando che "questa idea, se e quando dovesse essere implementata in futuro, verrà fatto nel pieno rispetto delle leggi e delle norme, con il solo obiettivo di migliorare il lavoro di ogni giorno dei nostri dipendenti nei centri di distribuzione".

"Muovendo le attrezzature verso i polsi dei dipendenti, le mani vengono liberate dall'utilizzo degli scanner e gli occhi non devono più guardare lo schermo", spiega in conclusione Amazon, "tutte le tecnologie che abbiamo implementato fino a oggi hanno contribuito al miglioramento delle condizioni di lavoro nei nostri centri di distribuzione".

Colpa del Jobs Act. Il ministero: falso

I braccialetti hanno infiammato la campagna elettorale. Sotto accusa è finito il Jobs Act, che secondo Di Maio (Movimento 5 Stelle) ha introdotto la possibilità di controllo dei lavoratori tramite dispositivi elettronici ("chip nelle scarpe dei lavoratori e braccialetti per per controllare i dipendenti"). Immediata la smentita del ministero del Lavoro che in una nota ufficiale dice che il Jobs Act non autorizza affatto l'utilizzo di simili dispositivi.

Calenda: in Italia mai braccialetti

Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda venerdì ha incontrato i vertici di Amazon al ministero, al termie del quale ha ricordato su twitter che "una cosa come quella in Italia non ci sarà mai". Il ministro ha spiegato che nel corso dell'incontro "è
stato fatto anche un punto sui nuovi investimenti di cui siamo contenti. Io ho detto che la cura principale che devono avere è
quella della qualità del lavoro e del personale".

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