venerdì 3 novembre 2017
Incontro tra comissari e sindacati: offerte in ritardo valutate solo se "molto significative"
Alitalia vola verso il pareggio operativo
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Alitalia dovrebbe riuscire a chiudere il secondo semestre dell’anno con ricavi in crescita e conti in pareggio operativo, cioè senza una perdita se non si considerano le spese per interessi, le imposte e il deprezzamento dei beni. Sono stati i sindacati, dopo l’incontro con i tre commissari che gestiscono la compagnia di bandiera in attesa di un nuovo padrone, a confermare che l’azienda sta vivendo un periodo positivo, tanto che in cassa ha ancora 850 milioni di euro dei 900 che lo Stato le ha versato, in due operazioni distinte, come 'prestito ponte'.

«Questi dati sono segnali molto importanti perché dimostrano un’impostazione che è l’esatto contrario di quella adottata dalla precedente gestione che pensava di ridurre le perdite tagliando la flotta e il personale» ha spiegato Nino Cortorillo, della Filt-Cgil, lasciando l’incontro. I risultati sono stati resi possibili anche da un taglio di costi da 140 milioni che è iniziato dai vertici: in quattro mesi sono usciti 36 dirigenti su 65. Il sindacalista ha aggiunto che questo buon andamento permette una riduzione della flotta più contenuta di quella che era stata prevista da Etihad: saranno lasciati a terra sei aerei invece che tredici. Dal vertice tra azienda e sindacati è emersa anche un’apertura di massima alle offerte che possono arrivare dopo la scadenza del 16 ottobre. «Saranno prese in esame» a patto, riferiscono i sindacalisti, che siano «molto significative».

La proposta del fondo americano Cerberus, per le cifre che sono stata lasciate circolare, non sembra avere questa caratteristica. Il commissario Stefano Paleari non ha aggiunto molto. «È stato un bell’incontro positivo» si è limitato a dire al termine della riunione, spiegando di avere incontrato con piacere i sindacati dopo la firma, lunedì scorso, dell’accordo per il rinnovo della cassa integrazione. Per quanto riguardo lo stato delle offerte non ci sono dettagli: «Non ne abbiamo parlato, c’è un obbligo di riservatezza» ha detto il commissario.

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