mercoledì 12 luglio 2017
Alitalia diserta il bando per i collegamenti calmierati: troppo oneroso. Meridiana resta ad Olbia, per Alghero spunta la compagnia di Bucarest che sta pensando anche a Cagliari
Sardegna, voli scontati per i residenti: i rumeni di Blue Air si fanno avanti
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Alitalia diserta il bando per la continuità territoriale in Sardegna lasciando di fatto scoperti i due collegamenti principali per l’isola (da Cagliari per Roma Fiumicino e Milano Linate e viceversa). Non si fanno tentare le low cost Easyjet e Rynair che ormai gestiscono la metà del traffico nazionale (e volano in Sardegna ma solo a prezzi di mercato). Resiste, nella sua Olbia dove ha il quartier generale, Meridiana, in attesa dell’ingresso di Qatar Airways al 49%. Entrambe le compagnie si dicono pronte a riconsiderare l’opzione Cagliari ma a condizioni meno onerose di quelle previste dalla Regione. A farsi avanti a sorpresa è la rumena Blue Air che si candida per gestire i voli su Alghero (dopo aver debuttato da Torino). L’apertura delle buste presso l’assessorato regionale dei Trasporti a Cagliari ha disegnato un quadro che nessuno si aspettava per i collegamenti dai tre principali aeroporti sardi con Roma e Milano.

Alitalia, che sino ai primi di novembre gestirà i voli in regime di continuità territoriale per Cagliari e Alghero si è sfilata. Meridiana, conferma il suo interesse ad Olbia per «senso di responsabilità» e per non lasciare isolati gli uffici direzionali mentre ad Alghero fanno capolino i rumeni. La compagnia che ha sede a Bucarest ma che ha scelto di investire massicciamente in Italia (ha fatto di Caselle un suo hub) spiega di essere interessata anche a volare su Cagliare nel caso in cui (come sembra inevitabile) si arrivai ad una rimodulazione del bando. "Siamo partiti dal rapporto positivo con l'aeroporto di Alghero dove già operiamo, su Cagliari stiamo facendo dei calcoli sulla nostra base economica perché anche in questo caso il bando è molto al centesimo, molto stretto". Sino a tre anni fa il vettore aveva solo 9 aeromobili, adesso ne ha 29 e ha come obiettivo quello di cogliere tute le occasioni offerte dal mercato, soprattutto quello italiano.

Per coprire il "buco" di collegamenti a prezzi calmierati per il capoluogo di regione già si fa strada l’ipotesi di un bando bis con condizioni diverse oppure l’assegnazione d’urgenza mediante trattativa privata per un massimo di sette mesi. Un bel problema insomma. A scoraggiare i vertici della compagnie il sistema di tariffazione unico ritenuto penalizzante e il fatto che il nuovo bando della Regione (che mette sul tavolo 51 milioni di euro per il prossimo anno e 205 milioni per il quadrienno) di fatto rende meno appetibile la gestione dei collegamenti per la Sardegna, ampliando i vincoli da rispettare e riducendo i margini di guadagno.

I residenti (ma anche altre categorie come i giovani under 21, gli universitari, gli anziani e i disabili senza obbligo di residenza) avranno diritto ad una tariffa unica di 37 euro a tratta per Roma e 47 per Milano (al netto delle tasse) per 10 mesi l’anno. A luglio ed agosto (prima il periodo estivo durava tre mesi) i prezzi saliranno rispettivamente a 70 e 80 euro. Per i turisti il costo dei biglietti potrà essere al massimo doppio mentre il vecchio sistema consentiva tariffe triple. A complicare il tutto la richiesta di un considerevole aumento del numero dei voli e di una programmazione flessibile.

La continuità territoriale (un regime previsto dalla Ue per facilitare i trasporti nelle aree più difficili da raggiungere) in Italia si applica in Sardegna da circa 20 anni mentre in Sicilia non è mai stata introdotta. Prevede anche tariffe scontate (del 30-40% a seconda delle compagnie) per le navi di cui possono usufruire non solo i residenti ma anche i nativi. Dalla Regione fanno sapere che il bando era molto ambizioso e prevedeva garanzie rinforzate per la Sardegna. Nessuna sorpresa insomma. «É stato ritenuto sostenibile da alcuni vettori per Alghero e Olbia ma non per Cagliari» ha spiegato l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana sottolineando che adesso inizierà subito un giro di consultazioni con le compagnie aeree per capire le cause di questo disinteresse verso il capoluogo dovuto probabilmente al minor flusso di turisti. «L’interruzione del servizio non è una cosa che ci possiamo permettere e non è ipotizzabile» ha aggiunto Deiana. «Chiediamo subito una nuova gara e di attivare le procedure amministrative per garantire il servizio alle stesse condizioni e a uguali tariffe per i prossimi mesi» ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

Da parte sua Meridiana si è detta disponibile a fare un’offerta in regime di affidamento provvisorio. La compagnia accusa la Regione di aver ideato un sistema che prevede «un incremento significativo dei posti offerti e una riduzione delle tariffe con il risultato di un forte peggioramento delle condizioni economiche per i vettori». Sulla stessa lunghezza d’onda anche i vertici di Alitalia che assicurano che la compagnia continuerà ad operare regolarmente su Cagliari e, fino a scadenza dell’attuale bando, anche su Alghero. «La compagnia continua a ritenere strategica la presenza in Sardegna e con tale spirito attenderà i prossimi passi dei soggetti istituzionali preposti, fiduciosa nel fatto che possano essere trovate soluzioni idonee in tempi rapidi» spiega Alitalia in una nota ribadendo che «il bando prevedeva condizioni in forte discontinuità rispetto a quelle esistenti» e in particolare per le rotte non assegnate (da e per Cagliari) ciò «comportava condizioni previste nel bando non fossero compatibili con il presupposto della sostenibilità economica».

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