venerdì 16 giugno 2017
Coinvolgerà 1358 dipendenti, 317 a zero stipendio. Il commissario straordinario Gubitosi: le rotte verso Oriente le più redditizie
Tra azienda e sindacati nessuna intesa sulla cassa integrazione
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Nessun accordo tra Alitalia e sindacati sul ricorso alla cassa integrazione per il personale di terra: le parti hanno sottoscritto un verbale che apre la strada al ricorso unilaterale agli ammortizzatori sociali. L'azienda non ha accolto le richieste di rivedere il numero di 317 dipendenti che dovrebbero andare in cassa integrazione a zero ore. Le aree più colpite - spiegano i sindacati - sono gli amministrativi, il commerciale e l'information technology. In via teorica già da lunedì prossimo dovrebbe scattare la cassa integrazione anche se l'azienda non ha fornito informazioni su modi e tempi dell'utilizzo. La tempistica sarà differente per le aree e le modalità.

I commissari straordinari di Alitalia sono impegnati a ridurre tutti i tipi di costi per salvare la compagnia, ma "questo purtroppo non ci permette di non fare la cassa integrazione" aveva detto prima dell'incontro il commissario, Luigi Gubitosi. "Dobbiamo attaccare tutti i costi", ha detto Gubitosi intervenendo a Uno Mattina su Rai Uno. Unico costo che non verrà toccato è quello legato alla sicurezza.

I numeri: Cgis per 1358 addetti. La scorsa settimana Alitalia ha comunicato ai sindacati l'intenzione di mettere in cassa integrazione straordinaria 1.358 addetti (su un totale di 11.600). Per quanto riguarda il personale navigante la Cigs sarebbe a rotazione, da un massimo di 5 giorni al mese a un minimo di 1,5 giorni, e riguarderebbe 190 piloti e 340 assistenti di volo. Per il personale di terra, la cassa riguarderebbe 828 addetti. Alcuno settori come il check-in e il 'ground' non prevedono cassa integrazione a zero ore, mentre in altri settori e in misura molto diversa l'azienda vorrebbe mettere in cassa integrazione a zero ore 317 dipendenti.

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Sciopero da irresponsabili. Gubitosi ha attaccato duramente lo sciopero dei trasporti di oggi: "Gli scioperi di venerdì d'estate sono da irresponsabili" ha detto, aggiungendo di non avere capito bene le ragioni dell'agitazione. Che di fatto si traduce in un "regalo alla concorrenza". Su 620 voli, Alitalia proverà a cancellarne "solo 160". "I primi 15 della mattinata sono stati regolari e tutti gli intercontinentali voleranno", ha assicurato. Il venerdì nero "stiamo cercando di trasformalo in grigio".

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Vendita in blocco. Quanto alle prospettive per il futuro di Alitalia Gubitosi ha spiegato che sono "33 le manifestazioni di interesse per Alitalia (e non 32 come si era detto, ndr), i commissari straordinari le stanno esaminando in vista dell'apertura della data room nei prossimi giorni. L'obiettivo resta quello della vendita in blocco. "Vorremmo qualcuno del settore con cui fare sinergie, ma guarderemo comunque a tutte le offerte senza preconcetti".

Fare rotta sull'Oriente. Il "peccato originale" di Alitalia per il commissario è stato commesso nel 2002, quando fu deciso di "concentrarsi sul mercato domestico" (oggi insidiato dalla due low cost Ryanair e Easjet), a cui si è aggiunta la "mancata fusione con Klm" che avrebbe rivoluzionato il mercato europeo. I voli a lungo raggio sono invece la parte più profittevole per Alitalia. Anche in questa fase, sono gli intercontinentali i voli più pieni. "Le nuove rotte invernali per le Maldive e le Indie sono benaccette", ha detto Gubitosi, sottolineando che "le grandi cifre" arriveranno d'ora in poi soprattutto dall'Estremo Oriente, a partire da Cina,Corea e Giappone.

Bandi in tutti gli aeroporti. Alitalia intanto parteciperà a tutti i bandi degli aeroporti, anche quelli in qualche modo riservati finora solo alle low cost. "L'Italia è un paese peculiare", ha detto Gubitosi che non tutela la compagnia di bandiera. "Abbiamo dovuto cambiare in corsa lo statuto in 3 giorni perché altrimenti non avremmo potuto partecipare ad un bando in Calabria. Auspichiamo molta trasparenza sui contributi degli aeroporti".

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