martedì 21 settembre 2021
Etjca ricerca 2.500 persone in tutta Italia. Dal 22 settembre "Open Day" di Adecco. Martedì 28 settembre "recruiting day" nelle filiali Randstad di oltre 200 città
Disoccupati alla ricerca di lavoro

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L’occupazione è in forte ripresa e settembre è un mese ricco di offerte tramite le Agenzie per il lavoro. Etjca, per esempio, è sempre attiva nella ricerca e selezione di personale specializzato. I corsi di formazione dedicati alla ricerca attiva del lavoro sono attivi presso le filiali di Frosinone, Bologna, Napoli, Aprilia, Rimini, Catania, Lucca, Foggia, Asti e Aosta. Attualmente ha all’attivo circa 2.500 offerte di lavoro. Tra le offerte in evidenza in:

- Abruzzo: addetti alla Gdo, addetti alle pulizie, assemblatori meccanici e autisti;

- Valle d’Aosta: carpentieri, falegnami, sviluppatori di software, un tecnico frigorista e impiegati amministrativi;

- Puglia: numerosi addetti all’assistenza clienti, ingegneri - elettrico esperto in automazione, gestionale junior - carpentieri, manovali;

- Campania: operatori d’impianto in un’industria petrolchimica, dieci magazzinieri per azienda operante nel settore farmaceutico, gastronomi banconisti;

- Emilia Romagna: addetti al magazzino e all’imbustamento nella Gdo, operai generici del settore metalmeccanico, addetti alle pulizie;

- Friuli Venezia Giulia: operatori customer care in lingua tedesca, autisti, operatori metalmeccanici

- Lazio: addetti alle consegne a domicilio, project manager nell’industria metalmeccanica, addetti back office, operai edili;

- Liguria: elettricisti, saldatori, sviluppatori e programmatori informatici;

- Lombardia: addetti customer service, addetti ai controlli qualità, operai confezionamento, adetti alle vendite, macellai;

- Piemonte: addetti al controllo, impiegati gestionali, addetti alle vendite, baristi;

- Sardegna: elettricisti, operai manutentori, addetti al magazzino, docenti di scuole superiori;

- Sicilia: operatori per servizio di welcome call, manovali e muratori edili, addetti al montaggio vetri;

- Marche: cucitrici industriali, addetti alle lavorazioni tessili, saldatori, carpentieri navali;

- Trentino Alto Adige; operai alimentari addetti alla produzione e al reparto stampi, operatori metalmeccanici, addetti alle pulizie, addetti alle vendite;

- Toscana: operatori fast food, operai e magazzinieri, addetti picking, operatori di call center

- Umbria: operai edili, manutentori elettrici, addetti call center, saldatori;

- Veneto: autisti, magazzinieri, scaffalisti, educatori per la pre-accoglienza alla scuola primaria, operai alimentari.

Tutte le posizioni aperte sono disponibili sul sito: https://www.etjca.it/.

Adecco, invece, apre le porte di oltre 300 filiali italiane in 19 regioni del Paese nel corso di cinque giornate distribuite tra i mesi di settembre, ottobre e novembre, con l’obiettivo di supportare tutti coloro che ricercano un lavoro e metterli in contatto diretto con oltre 8mila opportunità professionali aperte in questo momento su tutto il territorio nazionale. Le oltre 300 filiali saranno aperte a tutti il 22 settembre, il 13 e il 20 ottobre e il 17 e il 24 novembre prossimi. Nel corso degli Open Day ogni candidato avrà l’opportunità di conoscere da vicino le posizioni aperte che meglio si sposano con il profilo professionale, le competenze e le attitudini di ognuno. Grazie alla consulenza dei recruiter presenti in filiale, inoltre, i candidati avranno la possibilità di effettuare una valutazione del proprio curriculum vitae e riceveranno alcuni consigli su come affrontare un colloquio di lavoro. «Proprio come già fatto qualche mese fa - sottolinea Andrea Malacrida, Country Manager The Adecco Group in Italia - riteniamo che sia fondamentale continuare a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in un momento in cui la campagna vaccinale è arrivata a coprire circa il 70% della popolazione e il mercato del lavoro comincia a dare segnali di ripartenza importanti. In questo momento abbiamo oltre 8.000 posizioni aperte e vogliamo fare in modo che le nostre filiali tornino ad essere il vero punto di contatto tra candidati e mercato del lavoro, perché la presenza fisica può essere una leva in più per permetterci di comprendere al meglio le caratteristiche di tutti coloro che andremo a incontrare e selezionare». Per ulteriori informazioni è possibile consultare il seguente link: https://www.adecco.it/open-day#body_2_spotlight.

Le offerte di lavoro gestite da Randstad nel trimestre giugno-agosto sono cresciute del 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 58% rispetto al 2019. L’It è il settore con più opportunità – soprattutto per web developer, back end developer, cloud specialist, mobile developer e security specialist – insieme all’edilizia e ai trasporti, ma è forte anche la richiesta di magazzinieri, operai metalmeccanici, commerciali, amministrativi, addetti marketing e specialisti delle risorse umane. Per aiutare le imprese a sostenere la ripresa del mercato del lavoro e facilitare l’incontro fra domanda e offerta di opportunità professionali, Randstad organizza un recruiting day in oltre 200 città sull’intero territorio nazionale. L’appuntamento è per martedì 28 settembre, dalle 9 alle 17.30. «Le offerte di lavoro gestite dalle nostre filiali sono cresciute non soltanto rispetto allo scorso anno, ma anche nel confronto col 2019, prima che scoppiasse l’emergenza – spiega Elena Parpaiola, amministratore delegato di Randstad Italia Spa -. È il segnale che il mercato del lavoro è in ripresa e presenta molte opportunità interessanti in tutte le zone del paese e in diversi settori. Il nostro impegno è sostenerne la crescita facilitando l’incontro fra domanda e offerta di lavoro in tutti quei territori dove ci sono aziende che vorrebbero assumere ma non trovano il personale di cui hanno bisogno e candidati che cercano occasioni per entrare o ricollocarsi nel mercato». Per partecipare al recruiting day è necessario prenotare il proprio colloquio via mail o chiamando la filiale della località più vicina che aderisce all’iniziativa. A questo link la ricerca delle filiali aderenti tramite codice postale: https://bit.ly/recruitingday28settembre2021.

Generare opportunità di crescita e sviluppo per i dipendenti e i lavoratori in somministrazione, tutelare la loro salute e sicurezza, prendersi cura del pianeta grazie a consumi responsabili e la lotta agli sprechi. Sono questi i pilastri su cui si articola, invece, il primo bilancio di sostenibilità per il biennio 2019 – 2020 di Maw-Men at work Spa, fra le prime dieci realtà attive nella somministrazione in Italia, con sede a Brescia. «Il primo bilancio di sostenibilità è un traguardo fondamentale per la nostra realtà. Per un’azienda come MAW, che fa della sostenibilità la sua stessa ragione d’essere, questo bilancio riveste un duplice valore. Da un lato rappresenta una bellissima fotografia dei risultati che è riuscita a portare alla comunità nel corso degli anni; dall’altra costituisce il punto di partenza di un percorso di sostenibilità che Maw desidera proseguire. Sono sicuro che questo percorso verrà ulteriormente accelerato dal nuovo ceo Federico Vione, che abbiamo accolto a luglio nella nostra squadra», commenta Francesco Turrini, fondatore di Maw. Il Gruppo Maw, nonostante la crisi pandemica, che ha avuto un forte impatto nel mondo del lavoro, è riuscito a mantenere una stabilità del punto di vista economico finanziario. Nel 2020, il valore economico generato è risultato pari a circa 280 milioni di euro. Tra il 2019 e il 2020 sono state oltre 19mila le nuove persone impiegate con un contratto di lavoro in somministrazione. Nonostante le complessità derivanti dall’emergenza Covid-19, Maw ha deciso di assumere comunque personale a tempo indeterminato, stabilizzando così 698 persone e arrivando ad un numero totale di stabilizzati al 2020 di 2.026 persone. Questo è stato possibile anche grazie a strategiche attività di formazione, volte a favorire una crescita professionale di candidati e lavoratori in somministrazione, che hanno portato a nuove opportunità di lavoro. Infatti, nel biennio 2019-2020, sono stati erogati circa 1.000 corsi, fra formazione di base, formazione professionale e formazione on the job, a cui hanno partecipato oltre 8.500 corsisti.

Intanto si consolida la strategia di espansione europea di Orienta, tra le principali Agenzie per il lavoro italiane, attraverso una doppia e congiunta operazione di sviluppo dell’attività di somministrazione, ricerca e selezione e intermediazione di manodopera in Svizzera e nella Repubblica Ceca. «Con questa duplice operazione europea si consolida la vocazione internazionale del gruppo Orienta che punta con convinzione a proporsi come uno dei principali player italiani sul mercato europeo - sostiene Giuseppe Biazzo, ad di Orienta -. Dopo la Polonia, in cui abbiamo aperto diverse filiali dirette nelle principali città creando Orienta Polska, sul mercato Svizzero e della Repubblica Ceca abbiamo definito delle importanti operazioni acquisendo le società in loco del Gruppo Quanta».

Nel 2020, secondo i dati del ministero degli Esteri, infatti, è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente il numero dei lavoratori che sono rientrati in Italia. Nascono nuove opportunità per le aziende italiane che spesso non sono in grado di trovare i profili di cui hanno bisogno. Un mercato di talenti più vasto dove una mobilità più marcata accorcia le distanze e assottiglia i confini. La crescente richiesta di competenze specifiche e di nuovi profili professionali, la necessità di riqualificarne altri; la situazione del mercato del lavoro europeo post-Brexit; le nuove regole per la mobilità europea; il cambio di paradigma dell’economia a cui stiamo assistendo in questo momento: sono i temi centrali di Talenti senza frontiere, sfide e opportunità per il lavoro in Europa, il webinar organizzato da Umana con il sostegno di Confindustria.

Infine Family Care, l’Agenzia per il lavoro specializzata nell’assistenza familiare, controllata da Openjobmetis, ha formato 21 migranti attraverso i corsi organizzati in tutta Italia in collaborazione con la cooperativa torinese Progetto Tenda e la Croce Rossa Italiana di Settimo Torinese. Per la prima volta, sono stati inseriti nel percorso didattico anche rifugiati fuggiti dai loro Paesi d’origine in Africa verso l’Italia per trovare protezione dal rischio di persecuzione politica a cui erano sottoposti. I corsisti sono già tutti regolarmente assunti da Family Care e operativi presso famiglie della provincia di Torino. «Per la prima volta, Family Care avvia un progetto formativo dedicato ai richiedenti asilo politico: persone che hanno sulle spalle tutto il peso di una fuga obbligata dal proprio Paese per salvarsi da persecuzioni e da governi liberticidi – conclude Luca Rovera, consulente per l’assistente familiare per le filiali Family Care di Ivrea e Torino -. L’Italia ha dato loro una nuova chance e noi di Family Care, insieme agli amici del Progetto Tenda e alla Croce Rossa Italiana, abbiamo restituito loro quella dignità che solo il lavoro è in grado di dare».

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