martedì 19 febbraio 2019
Durante la visita a Noto per la solennità del patrono San Corrado Confalonieri, il presidente ha incontrato il fondatore di Meter, don Di Noto
Don Di Noto con il cardinale Bassetti

Don Di Noto con il cardinale Bassetti

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La città di Noto in grande festa oggi per la solennità del patrono S. Corrado Confalonieri e per la visita del cardinale Gualtiero Bassetti. Il cardinale, stamattina, nella Basilica Cattedrale di San Nicolò ha presieduto il solenne Pontificale in onore del Santo. Con lui, a concelebrare, il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò e il vescovo emerito, monsignor Giuseppe Malandrino, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale, del clero del Vicariato e degli alunni del Seminario Vescovile.

Al termine della celebrazione, il cardinale Bassetti si è recato a Palazzo Ducezio, sede del Comune, per ricevere l’omaggio della autorità cittadine. "Siamo di fronte a sfide epocali, si registrano flussi di migranti che giungono in Sicilia e da sempre questa terra si è contraddistinta per la sua straordinaria capacità di accoglienza", ha detto Bassetti incontrando la stampa.

Un altro momento ufficiale della visita del presidente dei vescovi italiani è stato quello di ieri, lunedì 18 febbraio, a Pozzallo - città natale del servo di Dio Giorgio La Pira - presso il Palazzo di Città, per la firma di un “patto per il bene comune” tra la Diocesi di Noto e i comuni del territorio (Avola, Ispica, Modica, Noto, Pachino, Portopalo, Pozzallo, Rosolini, Scicli) nel solco del messaggio di Giorgio La Pira, al fine di costruire città economicamente, culturalmente, socialmente e spiritualmente ricche e vitali.

Infine l’amministrazione comunale e la Diocesi di Noto si sono impegnate a preparare e a sottoscrivere patti comunali per il bene comune, previo confronto tra le parti, dove saranno analizzate le specificità e i bisogni delle comunità locali su cui poter attivare forme di collaborazione. Molta soddisfazione da parte del vescovo di Noto monsignor Staglianò: “Oggi è importante sostenere progetti di alleanza tra Chiesa, Scuola, Famiglie e Volontariato, consapevoli che la distanza e la contrapposizione tra queste
istituzioni può alimentare inconsapevoli situazioni di disagio. È necessario creare sinergie nella prospettiva di un welfare comunitario e generativo, inclusivo per aiutare tutti e in particolare i più fragili, e non come Chiesa siamo quotidianamente impegnati su questo fronte”.

Altro momento molto importante della visita di Bassetti è stato l’incontro a Siracusa con don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter Onlus. «Massimo impegno contro abusi» e «piena vicinanza alle vittime»: sono i due punti fermi che la Chiesa italiana intende perseguire nella lotta agli abusi. Due concetti che il cardinale Bassetti ha ribadito a don Di Noto. Bassetti ha espresso, come riferisce il presidente dell’associazione da anni in prima linea contro la pedofilia, «apprezzamento e riconoscenza da parte di tutta la Chiesa italiana per l’impegno che Meter da 30 anni svolge a tutela dell’infanzia contro la pedofilia e ogni forma di abuso che lede la dignità dei bambini. Non possiamo che stare dalla parte di coloro che hanno subito degli abusi, un dramma che ci coinvolge tutti e che ci sprona a operare sempre di più per la salvaguardia dei bambini e dei vulnerabili. È un dolore profondo che ci responsabilizza tutti». «Ho presentato l’opera di Meter – dice don Di Noto – il polo formativo ed educativo, il Centro dei bambini autistici, e l’impegno concreto nel contrasto agli abusi sui minori.».

“Ricevere cuore a cuore l'apprezzamento di Bassetti per Meter e personalmente, è stato un grande dono - dice don Fortunato - di quei doni che non te li aspetti ma che danno senso a 30 anni di faticoso impegno nel tutelare e difendere i piccoli. È l'animo e il cuore, di chi pastore, ha quello di Dio che è amore e no di abuso e pestilenza. Meter è, con il suo patrimonio esperienziale e professionale (i Centri ne sono la evidente realtà) a totale disponibilità alla Chiesa italiana e a quella universale. Bassetti ha voluto ascoltare, conoscere, sapere. Perché, è vero non tutto sanno di Meter e della sua preziosa azione di contrasto alla pedofilia e pedopornografia ma - conclude Don Fortunato Di Noto - insieme si può fare molto di più, anche oltre chi pensa che non è possibile. Azione, trasparenza, accoglienza, ascolto, tutela, protezione, formazione e informazione corretta: vie maestre per superare, rispettando le vittime, il caos e il dolore delle vittime”.

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