sabato 12 marzo 2016
Francesco ha incontrato i partecipanti a un corso di formazione della Rota Romana sul nuovo processo matrimoniale e sulla procedura super rato: vicini a chi attende una rapida verifica della situazione matrimoniale.
«Ammirazione per chi è fedele nel matrimonio»
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​Papa Francesco ha incontrato stamane nell’Aula Paolo VI in Vaticano i partecipanti a un corso di formazione della Rota Romana sul nuovo processo matrimoniale e sulla procedura super rato. I nuovi provvedimenti in materia - ha detto - mostarno la sollecitudine della Chiesa verso quei fedeli che attendono una rapida verifica sulla loro situazione matrimoniale. Durante il recente percorso sinodale sulla famiglia – ha detto il Papa - sono emerse "forti aspettative per rendere più agili ed efficaci le procedure per la dichiarazione di nullità matrimoniale. Tanti fedeli, infatti, soffrono per la fine del proprio matrimonio e spesso sono oppressi dal dubbio se esso fosse valido o meno. Si domandano cioè se già ci fosse qualcosa nelle intenzioni o nei fatti ad impedire l’effettivo realizzarsi del sacramento. Ma questi fedeli in molti casi trovavano difficoltà ad accedere alle strutture giuridiche ecclesiali ed avvertivano l’esigenza che le procedure fossero semplificate”.È importante che la nuova normativa sia recepita e approfondita, nel merito e nello spirito, specialmente dagli operatori dei Tribunali ecclesiastici, per rendere un servizio di giustizia e di carità alle famiglie. Per tanta gente, - ha rimarcato Francesco - che ha vissuto un'esperienza matrimoniale infelice, la verifica della validità o meno del matrimonio rappresenta un'importante possibilità; e queste persone vanno aiutate a percorrere il più agevolmente possibile questa strada". "Tanti fedeli, infatti, soffrono per la fine del proprio matrimonio e spesso sono oppressi dal dubbio se esso fosse valido o meno. Si domandano cioè se già ci fosse qualcosa nelle intenzioni o nei fatti ad impedire l'effettivo realizzarsi del sacramento. Ma questi fedeli in molti casi trovavano difficoltà ad accedere alle strutture giuridiche ecclesiali ed avvertivano l'esigenza che le procedure fossero semplificate". La Chiesa ha voluto "rendersi più vicina a questi fedeli", sia per carità, che per misericordia, che grazie a una "riflessione sull'esperienza".   "Ciò che più ci sta a cuore riguardo ai separati che vivono una nuova unione - ha spiegato papa Bergoglio - è la loro partecipazione alla comunità ecclesiale. Ma, - ha voluto sottolineare - mentre ci prendiamo cura delle ferite di quanti richiedono l'accertamento della verità sul loro matrimonio fallito, guardiamo con ammirazione a coloro che, anche in condizioni difficili, rimangono fedeli al vincolo sacramentale.Questi testimoni della fedeltà matrimoniale vanno incoraggiati e additati come esempi da imitare. Tante donne e uomini sopportano cose pesanti, grosse per non distruggere la famiglia, per essere fedeli nella salute e nella malattia, nelle difficoltà e nella vita tranquilla: è la fedeltà. E sono bravi!".
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