domenica 1 giugno 2014
Omelia al Santuario della Guardia, nel pellegrinaggio del mondo del lavoro. Vicenda Carige: non è la Genova vera
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"Non è assolutamente quella la vera Genova". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha commentato lo scandalo Carige, che ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'ex presidente della banca Giovanni Berneschi, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio e di falso in bilancio. A margine del tradizionale pellegrinaggio del mondo del lavoro al Santuario della Madonna della Guardia, il porporato ha aggiunto che "la Genova vera è quella che vediamo oggi rappresentata, è la gente semplice che tira il proprio mese, le proprie giornate e le proprie famiglie con dignità, seppure con grande difficoltà". "Non dobbiamo scoraggiarci di fronte al male - ha proseguito - che, vero o presunto che sia, comunque viene rappresentato. Esiste, lo sappiamo". Quello che è accaduto "dispiace moltissimo - ha concluso il presidente della Cei - e non fa onore a nessuno però non deve uccidere la speranza nei nostri cuori e il valore della bontà, dell'onestà, della competenza".
L'omelia
"La prima e fondamentale impresa resta la famiglia" e "una società saggia dovrebbe custodire e promuovere in tutti i modi questo patrimonio dell'umanità, anzichè indebolirlo e sfaldarlo con ostinata ipocrisia. Si sta perdendo il lume della ragione, cioè il buon senso, in nome dell'individuo avulso dagli altri, solamente preoccupato del proprio benessere". Così il cardinale Bagnasco nell'omelia pronunciata al Santuario della Madonna della Guardia. Il porporato ha poi ricordato che "i dati di questi giorni registrano milioni di senza lavoro, una folla impressionante che non può non preoccupare tutti. Sidice che i segnali positivi ormai esistono e sono documentati: lo vogliamo sperare. Ma se questa alba incipiente riguarda la macro economia, le ricadute sull'occupazione spicciola - ha proseguito - non si vedono ancora, anzi. E intanto corre la vita delle persone e delle famiglie, degli anziani e dei giovani. Nessuno si può illudere di salvarsi da solo".  
 
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