giovedì 20 settembre 2018
Franco Mulakkal, pastore di Jalandhar, viene temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali. Al suo posto un amministratore apostolico con pieni poteri
La Cattedrale di Jalandhar

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Il vescovo di Jalandhar, Franco Mulakkal, è stato arrestato il 21 settembre in Kerala al termine del terzo interrogatorio consecutivo. Lo riporta il quotidiano Hindustan Times.

Il Papa, «avendo considerato tutte le circostanze», ha «accettato la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella diocesi di Jalandhar». E al suo posto ha nominato come amministratore apostolico della diocesi - «sede plena et ad nutum Sanctae Sedis» ovvero con pieni poteri e facente riferimento direttamente alla Santa Sede – il vescovo ausiliare emerito dell’arcidiocesi di Bombay, Agnelo Rufino Gracias. Così si legge in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale indiana.

La decisione vede il Pontefice intervenire in un caso che da mesi scuote la Chiesa indiana. Tutto ha preso avvio lo scorso 23 giugno a Kuravilangad, città nello Stato del Kerala, quando un sacerdote della diocesi di Jalandhar, a nome del vescovo Mulakkal, si è recato dalla polizia denunciando minacce di morte rivolte al presule da parte del fratello di una religiosa che vive in un convento vicino alla stessa città. Quattro giorni dopo, la suora, della congregazione delle Missionarie di Gesù, ha denunciato Mulakkal per una violenza sessuale che sarebbe avvenuta nello stesso convento il 5 maggio 2014, insieme ad abusi sessuali occorsi 13 volte nell’arco di due anni.

La congregazione delle Missionarie di Gesù è stata fondata nel 1993 a Jalandhar, nel nord del Paese, e da lì viene il legame tra Mulakkal, 54 anni, e le religiose. Il vescovo ha respinto le accuse, parlando di una vendetta della religiosa, originata da un suo intervento contro il comportamento immorale della suora, che avrebbe avuto una relazione con il marito di una cugina. Anche le Missionarie di Gesù hanno messo in dubbio l’attendibilità della religiosa, che della congregazione è stata superiora generale, prendendo le difese del vescovo.

Nel frattempo il caso è esploso sui media. Le indagini hanno toccato anche il cardinale George Alencherry – che guida la Chiesa siro-malabarese, Chiesa cattolica che un rito siriaco orientale e da cui proviene la suora – accusato di aver ricevuto la testimonianza della religiosa e di non averla riportata alla polizia. Accusa respinta dal porporato. Lo scorso 19 settembre sette suore si sono riunite in una piazza di Kochi, città del Kerala dove ieri Mulakkal è stato interrogato dalla polizia, per protestare pubblicamente contro l’atteggiamento della Chiesa e anche delle forze dell’ordine di fronte alla denuncia della suora.

Nei giorni scorsi Mulakkal aveva scritto al Papa chiedendo di essere “sospeso” dal suo ruolo di pastore fino a che la sua posizione non si fosse chiarita di fronte alle giustizia. Francesco ha accettato.

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