giovedì 4 ottobre 2018
Don Robert Ngongi ebbe la possibilità di studiare in Africa grazie all'Opera per la Promozione dell'Alfabetizzazione nel Mondo, che oggi presiede. L'abbraccio con monsignor Melchisedech
Monsignor Melchisedech e don Robert Ngongi

Monsignor Melchisedech e don Robert Ngongi

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A Roma, nella sede dell’Opam - l’Opera per la Promozione dell’Alfabetizzazione nel Mondo - mercoledì si è vissuto un emozionante momento per la visita a sorpresa del vescovo della diocesi di Butembo Beni nella Repubblica Democratica del Congo, S.E. Mons. Melchisedech Sikuli Paluku.

Il vescovo, in questi giorni a Roma per una visita privata, ha raccontato che grazie al contributo dell’Opam in Congo – e in particolare nella sua diocesi - sono state costruite moltissime scuole, permettendo di studiare a milioni di ragazzi, tra cui oggi si contano parecchi sacerdoti.

“In Congo - ha detto il vescovo africano - grazie a questa associazione sono state costruite tantissime strutture scolastiche e ristrutturate tante altre, permettendo una istruzione a milioni di bambini e a migliorare così la propria condizione economica”.

Nella Repubblica Democratica del Congo l’Opam ha finanziato 324 progetti con donazione di oltre un milione e mezzo di euro, realizzando nuove scuole, fornendo arredamenti e materiale scolastico, sostenendo gli stipendi degli insegnanti, la refezione scolastica, le adozione di seminaristi e l’istruzione di infermieri.

Il costo medio per ogni progetto è stato di 4.878 euro. Il vescovo ha ricordato che il dramma della terribile epidemia di ebola che nel suo Paese ha mietuto oltre diecimila vittime. A complicare il quadro attuale è l’inefficienza degli interventi sanitari e umanitari, per la situazione di instabilità causata dai conflitti in tutta l’area del Kivu dove sono in azione una cinquantina di gruppi armati.

L’incontro è stato anche molto toccante perché il presidente dell’Opam, don Robert Ngongi, recentemente insediato, proviene proprio dalla diocesi di Butembo Beni e per vari anni è stato stretto collaboratore di monsignor Melchisedech e lui stesso ha beneficiato dell'opera dell'Opam. "Grazie alla possibilità di ricevere un‘istruzione ora mi trovo a sedere allo stesso tavolo con gli amici del Nord del mondo per costruire insieme una nuova e più autentica mondialità. Oggi, alla direzione dell’Opam grazie al mio vissuto, sono testimone del modo di operare semplice, trasparente ed efficace di questa associazione. Tutti i gesti di generosità e solidarietà di persone di buona volontà vengono trasformati in atti concreti a favore delle persone, della loro formazione e del loro sviluppo integrale insieme alla comunità di appartenenza".

L’Opam onlus è la prima associazione italiana che, fin dal 1972, ha fatto della lotta all’analfabetismo il suo obiettivo specifico per sconfiggere povertà e sottosviluppo. L’ente finanzia piccoli – ma capillari - progetti, portando là dove non ci sono riscontri ed echi mediatici la possibilità di fare scuola. In questi quasi cinquant’anni di vita l’Opam ha realizzato oltre 4000 progetti in oltre 450 diocesi nel mondo a favore di bambini e adulti di diversi Paesi in Asia, Africa e America Latina, privilegiando le aree rurali più isolate.

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