lunedì 2 luglio 2018
I presuli sul confine tra Messico-Usa: in un momento in cui è forte il dibattito sulla politica di «tolleranza zero» dell'amministrazione Trump che ha portato alla separazione delle famiglie migranti
Una delegazione di vescovi cattolici provenienti da Long Island e Scranton, in Pennsylvania, domenica pomeriggio ha incontrato a McAllen in Texas i bambini separati dai genitori che si trovano nei centri di detenzione per migranti creati sul confine tra gli Stati Uniti e il Messico.

Una delegazione di vescovi cattolici provenienti da Long Island e Scranton, in Pennsylvania, domenica pomeriggio ha incontrato a McAllen in Texas i bambini separati dai genitori che si trovano nei centri di detenzione per migranti creati sul confine tra gli Stati Uniti e il Messico.

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Una delegazione di vescovi cattolici provenienti da Long Island e Scranton, in Pennsylvania, domenica pomeriggio ha incontrato a McAllen in Texas i bambini separati dai genitori che si trovano nei centri di detenzione per migranti creati sul confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Ne dà notizia il Catholic News Service.
La visita, durante la quale i vescovi hanno parlato e pregato insieme ai bambini, rientra nella missione conoscitiva che i presuli hanno iniziato sul confine, in un momento in cui è ancora molto forte il dibattito sulla politica di tolleranza zero adottato dall'amministrazione Trump che ha portato alla separazione delle famiglie dei migranti. La delegazione è guidata dal cardinale Daniel DiNardo, presidente della conferenza episcopale Usa e arcivescovo di Galveston-Houston.

I vescovi nel visitare il Catholic Charities Respite Center nella città di McAllen, in Texas - che dal 2014 ha fornito assistenza a oltre 100mila migranti arrivati dall'America Centrale - hanno scelto di mettersi al servizio, come tutti gli altri volontari, servendo zuppa di pollo e tortillas ai bambini appena arrivati con i loro genitori.

Suor Norma Pimentel che è la coordinatrice del centro ha dettato i tempi ai suoi volontari, senza fare alcuna eccezione per i vescovi. "Ti stiamo mettendo al lavoro, cardinale", ha scherzato suor Norma rivolgendosi all'arcivescovo di Houston e al presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Tre uomini dell'Honduras si sono fermati a parlare con il vescovo Bambera, spiegandogli le motivazioni che li hanno spinti a compiere un viaggio di tre settimane così pericoloso con i loro figli. "I vescovi si stanno fermando a parlare con la gente e a capire la sofferenza di molti", ha spiegato ancora il vescovo della diocesi di Brownsville, Daniel Flores. "Fa parte dello scopo della vita cristiana parlare con le persone e ascoltare le loro sofferenze".

L'ultima volta che una delegazione di vescovi americani si era recata in visita sul confine è stata nel 2014 quando il cardinale Sean O'Malley, durante la celebrazione della Messa, diede l'eucarestia attraverso le sbarre della barriera ai fedeli che si trovavano oltre confine.

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