martedì 30 aprile 2013
Da Milano a Napoli, da Torino a Trieste, da Imola a Padova, le ​Iniziative delle diocesi a fianco delle famiglie in difficoltà.
Bagnasco: il governo affronti l'emergenza. Sepe: senza lavoro non c'è società
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La mancanza di lavoro che toglie serenità a tante famiglie sarà al centro delle veglie organizzate dalle diocesi italiane alla vigilia del Primo maggio. A Milano, l’arcivescovo, cardinale Angelo Scola, presiederà stasera la veglia all’Ortomercato, «crocevia di razze e bacino di lavoro per migliaia di persone», come spiega Walter Magnoni, responsabile della Pastorale sociale diocesana. Il titolo dell’incontro (“Perché ti affanni? Lavoro e famiglia in questo tempo”), suggerisce, sottolinea una nota della curia ambrosiana, «la dimensione non solo materiale ma anche spirituale del lavoro, elemento imprescindibile per il benessere complessivo della persona e di chi gli sta attorno, la famiglia e la società».Stamattina, invece, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, celebrerà una Messa per il lavoro al Porto (Cantieri del Mediterraneo). Alla celebrazione, curata dall’Ufficio diocesano del lavoro e da Migrantes, parteciperanno familiari di caduti sul lavoro, maestranze portuali, delegazioni di lavoratori di altri settori e rappresentanti sindacali.Una tavola rotonda su “Famiglia, lavoro e impresa” e una veglia di preghiera, sono state celebrate, ieri sera, a Torino, al Santuario della Consolata, alla presenza dell’arcivescovo, Cesare Nosiglia. «Oggi – ha sottolineato il presule – assistiamo a un fatto molto grave che è il silenzio che avvolge la condizione concreta della vita di tante famiglie, imprenditori e lavoratori che subiscono le conseguenze della crisi senza trovare chi si fa carico di sostenerli e di ascoltarli attraverso una preziosa azione di accompagnamento».Veglie e preghiere anche in tutto il Nordest. Oggi pomeriggio il vescovo di Concordia-Pordenone, Giuseppe Pellegrini, presiederà una veglia al mobilificio San Giacomo, presenti non solo i lavoratori, ma anche i rappresentanti delle categorie economiche. Domani, a Trieste, dove l’industria rischia di spegnersi con la Ferriera di san Servolo, l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi presiederà la Messa nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo per tutti gli operatori del mondo del lavoro della città e della Provincia. “Ciottoli di speranza” è il titolo della veglia organizzata dalla diocesi di Vicenza che si terrà giovedì al mercato Ortofrutticolo. Il riferimento è all’episodio biblico in cui il giovane Davide ha sconfitto il gigante Golia con un semplice ciottolo: una preghiera dunque per un futuro in cui i giovani possano sconfiggere la crisi. Mercoledì 8 maggio, nella Cappella di San Giuseppe Lavoratore in Zona industriale di Padova, il vescovo Antonio Mattiazzo presiederà una veglia nella quale «ricorderemo in modo particolare tutti coloro che soffrono a causa del lavoro: disoccupati, invalidi, imprenditori in crisi, precari, e le loro famiglie».Un concorso fotografico sul lavoro e la crisi è, infine, il tema del concorso fotografico indetto da “Il nuovo diario messaggero”, settimanale della diocesi di Imola. Domani mattina, in cattedrale, il vescovo Tommaso Ghirelli celebrerà una Messa con i lavoratori. Il vescovo di Livorno, Simone Giusti, presiederà infine la veglia promossa per domani sera dalle Acli, dal Movimento dei lavoratori di Azione cattolica e dal Movimento cristiano lavoratori.(Hanno collaborato Quinto Cappelli, Francesco Dal Mas e Marina Lomunno
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