mercoledì 11 maggio 2016
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SAN GIOVANNI ROTONDO Il sogno di una Chiesa «inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti » auspicata da Papa Francesco, insomma una Chiesa «sempre in uscita» è il tema dell’annuale Convegno ecclesiale dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo che si tiene oggi e domani a San Giovanni Rotondo presso l’auditorium del Centro di spiritualità Padre Pio con inizio alle 15.30 alla presenza di oltre 700 delegati parrocchiali, di numerosi sacerdoti e religiosi. L’assemblea che si aprirà e chiuderà nella preghiera sarà oggi caratterizzata dagli interventi dell’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Michele Castoro, e di padre Giulio Albanese, missionario comboniano, direttore della rivista Popoli e missione della fondazione Missio, l’organismo della Cei per la missione, i quali si soffermeranno sulla importante «scelta di campo» di una Chiesa che deve essere accogliente, inclusiva e soprattutto dalla parte degli ultimi, nel vissuto del Vangelo che va portato fuori dagli stretti spazi della parrocchia, rispondendo alla chiamata di partecipare ai bisogni dei fratelli, soprattutto degli ultimi. Sollecitati dalla seconda Lettera pastorale dell’arcivescovo Castoro Va’ e d’ora in poi non peccare più - Generare nella misericordia tutti i Convegni ecclesiali della Chiesa del Gargano che si svolgeranno da quest’anno fino al 2020 saranno dedicati a riflettere sulle cinque “vie” di Firenze 2015: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. Per l’Anno pastorale 2016/2017 la via che accompagnerà la riflessione sarà quindi l’uscire. Perciò il Convegno diocesano che si sta vivendo in questi giorni sarà di approfondimento, mentre le Linee pastorali dell’arcivescovo del prossimo settembre ne saranno l’esplicitazione. Domani, secondo momento assembleare, vedrà la formazione dei laboratori “aree di lavoro” dei convegnisti, declinate secondo le quattro priorità pastorali segnalate e individuate dall’arcivescovo Castoro nella Lettera pastorale dello scorso settembre – uscire e giovani, uscire e famiglia, uscire e mondo del lavoro, uscire e missionari laici – da cui scaturiranno segnalazioni e suggerimenti per l’ormai imminente Visita pastorale. Il percorso voluto da monsignor Michele Castoro per la Chiesa del Gargano è dunque quello di una comunità missionaria incentrata sul Risorto, tesa a comunicare gioia e speranza, solidale con tutti, mettendo a disposizione i carismi, le competenze e la coerenza. Di qui l’importanza del ruolo dei laici, capaci di dare un valido contributo alla missione ecclesiale nel rispetto dei ministeri e dei compiti di ognuno. Oggi più che mai i laici sono chiamati dal magistero della Chiesa ad essere fucina di solidarietà e carità, corresponsabili nel-l’offrire agli uomini del nostro tempo un futuro di speranza, formulando e testimoniando alla società le proposte esigenti del Vangelo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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