sabato 17 novembre 2018
«A sottolineare l'importanza dell'evento - si legge in un comunicato del Vaticano - Francesco ha concesso alle claustrali di partecipare al convegno del 21 novembre». In arrivo da tutto il mondo
Clausura (Foto Gennari/Siciliani)

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Le monache da tutto il mondo si riuniscono a Roma. L'appuntamento è per il prossimo 21 novembre, nella Giornata dedicata alla vita contemplativa. Nell'occasione usciranno dalla clausura anche alcune monache. In particolare, mercoledì alla Pontificia Università Lateranense si svolgerà un convegno organizzato dal Segretariato Assistenza Monache, per fare sintesi e individuare le sfide. «A sottolineare l'importanza dell'evento, - si legge in un comunicato del Vaticano - papa Francesco ha concesso alle claustrali di partecipare al convegno. Sono attese circa 300 monache, dall'Italia ma anche dall'estero. Ci sarà una rappresentanza anche dal Marocco e dalla Svizzera».

La giornata, celebrata in tutto il mondo, quest'anno assume un particolare significato dopo la pubblicazione di due documenti per la vita contemplativa: la Costituzione apostolica di papa Francesco Vultum Dei Quaerere e l'Istruzione applicativa Cor Orans, della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica. I documenti introducono importanti novità per questo stato di vita e ne sottolineano l'importanza per la Chiesa e per il mondo.

Un evento strutturato attraverso relazioni, testimonianze, condivisione. Interverranno, nel corso della mattinata, il cardinale Joao Braz De Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; monsignor José Rodriguez Carballo, segretario del medesimo dicastero; Vincenzo Buonomo, rettore magnifico della Lateranense, suor Giuseppina Fragasso, vice presidente del Segretariato Assistenza Monache; suor Ludovica Laconte; suor Michela Argiolas.

Il 21 novembre, la memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, si celebra la Giornata Pro Orantibus nella quale si fa grata memoria del dono della vita contemplativa, di quelle comunità che, «pur nella semplicità della loro vita, raffigurano visibilmente la meta verso cui cammina l'intera comunità ecclesiale che, ardente nell'azione e dedita alla contemplazione, avanza sulle strade del tempo con lo sguardo fisso alla futura ricapitolazione di tutto in Cristo» (cf. Cor Orans 163).

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