sabato 11 ottobre 2014
Conclusa la prima settimana di lavori. Lunedì si riparte con la relazione "post disceptationem" e dal pomeriggio si prepareranno le integrazioni al testo, in modo da arrivare giovedì alla loro presentazione in aula. ​ VAI AL DOSSIER
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Domenica, giorno di riposo per il Sinodo. Ma con il lunedì riprende il lavoro che si protrarrà fino a domenica prossima. Sul calendario della seconda settimana e sul bilancio della prima ha fatto il punto il segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri in una intervista a “L’Osservatore Romano”. “Lunedì - ha detto - ascolteremo la relazione post disceptationem, che è quasi pronta, poi dal pomeriggio nei dieci circoli minori si prepareranno i modi, cioè le integrazioni al testo, in modo da arrivare giovedì alla loro presentazione in aula”. “Da qui – ha aggiunto – si arriverà al documento finale di questa assemblea, la Relatio synodi, che sarà votata sabato e quindi verrà consegnata al Papa”. Il Sinodo si concluderà domenica con la Messa, presieduta da papa Francesco in Piazza San Pietro, per la beatificazione di Paolo VI. Baldisseri ha tenuto a sottolineare che i tempi sono stati fin qui rispettati alla lettera. Al punto che il Papa, come riferito dal porporato, per ringraziarlo della puntualità gli ha detto: “Lei ha un orologio svizzero”. “Abbiamo ascoltato tutti quelli che hanno chiesto di intervenire – ha aggiunto ¬-: ben 180 interventi programmati e 85 nello spazio riservato a quelli liberi. In totale, 265 interventi nel rispetto scrupoloso dei tempi, tanto che è avanzata un’ora e mezza, che naturalmente abbiamo subito utilizzato”. Riguardo alla nuova metodica del Sinodo, Baldisseri ha ricordato che ci si lavorava da oltre un anno. “Tra le novità – ha sottolineato il cardinale –, la principale e più significativa è stata in questi mesi la partecipazione personale del Papa a tutte le riunioni del Consiglio ordinario di segreteria. Nel dibattito in aula abbiamo poi semplificato molte formalità e introdotto l’italiano, che anche tra i padri sinodali è più conosciuto del latino. Permettendo così, in un clima più informale, lavori più efficaci e liberi”.
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