sabato 20 ottobre 2012
​Lo Schema del Messaggio finale del sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione è stata presentata questa mattina durante la 18.ma congregazione generale. La Radio Vaticana sintetizza il fulcro del documento nella esigenza che "i cristiani portino il Vangelo nel mondo con sereno coraggio, vincendo la paura con la fede e consapevoli della nostalgia di Dio racchiusa nel cuore dell'uomo". 
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Lo Schema del Messaggio finale del sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione è stata presentata questa mattina durante la 18.ma congregazione generale, il testo sarà poi emendato e messo ai voti venerdì prossimo. Lo schema è stato presentato dall'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, che è presidente della commissione per il Messaggio. La Radio Vaticana sintetizza il fulcro del documento nella esigenza che "i cristiani portino il Vangelo nel mondo con sereno coraggio, vincendo la paura con la fede e consapevoli della nostalgia di Dio racchiusa nel cuore dell'uomo".  "Un'anfora vuota che attende di essere riempita da un'acqua pura che dà la vita" è, riferisce l'emittente pontificia, l'immagine con cui si apre il documento, "un'immagine che richiama la sete e la nostalgia di Dio racchiuse nel cuore dell'uomo contemporaneo, ma anche la missione evangelizzatrice della Chiesa ed il suo compito di andare incontro all'umanità, proprio come ha fatto Cristo con la samaritana al pozzo". Il "tono" del testo, sempre secondo la radio, è "diretto, chiaro, consapevole delle difficoltà ed anche dellesfide della nuova evangelizzazione". "Niente pessimismo", dicono i vescovi: tutti, consacrati e laici, siano coinvolti nell'annuncio del Vangelo. Non si tratta certamente di "inventare nuove strategie di evangelizzazione" "perché la Buona Novella non è un prodotto di mercato. Occorre, invece, riscoprire i metodi con cui accostare gli uomini di oggi alla vicenda di Gesù". La bozza del messaggio chiama in causa tutte le categorie ecclesiali e sociali -  vescovi, sacerdoti, consacrati, famiglie, giovani, politici e molti altri - e a tutti rivolge parole di gratitudine e di incoraggiamento per il loro operato e per lo sviluppo integrale dell'umanità. Il documento provvisorio ribadisce anche l'importanza del dialogo interreligioso, delle opere di carità, dell'educazione e di un'evangelizzazione che parta innanzitutto dai membri stessi della Chiesa. Inoltre, lo schema del testo guarda ai singoli continenti e per ognuno di essi offre suggerimenti ed esortazioni utili alla nuova evangelizzazione, a seconda delle realtà specifiche di ogni area geografica. Quello che conta, conclude il documento provvisorio, è che i cristiani vincano la paura con la fede ed abbiano il sereno coraggio di portare il Vangelo in tutto il mondo che, sebbene pieno di incongruenze e di sfide, resta creazione di Dio.
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