domenica 15 maggio 2016
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sorridendo. Il filo conduttore della catechesi di ieri è stata la pietà, che non deve essere confusa con il pietismo che «è solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro». Al contrario il Papa ha sottolineato che la vera pietà deve scuoterci dalla nostra indifferenza. E ha fatto l’esempio di chi prova il sentimento di pietà «verso gli animali», ma rimane «indifferente davanti alle sofferenze dei fratelli. Quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani, e poi lasciano senza aiutare il vicino, la vicina che ha bisogno… Così non va». Salutando i fedeli di lingua italiana, Francesco ha rivolto un saluto particolare ai Figli dell’Immacolata Concezione in occasione del Capitolo generale; alla comunità del Pontificio Collegio Ucraino San Giosafat e ai partecipanti al corso per formatori dell’Università Salesiana. Poi ha aggiunto: «Saluto la Lega del Chianti con il vescovo Giovannetti; la Federazione italiana delle tradizioni popolari; i membri del Giubileo degli uomini e donne che fanno impresa; il Forum della Cattolica per le adozioni a distanza, e i membri dell’Unitalsi». Oggi alle 10 Francesco presiederà la Messa di Pentecoste nella Basilica di San Pietro. Nella preghiera dei fedeli, come ricorda Radio Vaticana, si rivolgerà un pensiero speciale ai legislatori e ai governanti, affinché «la sapienza che discende dall’alto li liberi dalla prigionia della mondanità e li guidi nella ricerca del vero bene di ogni persone». Si pregherà anche per le vocazioni al sacerdozio, per i cristiani in difficoltà, per i poveri e i sofferenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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