lunedì 17 giugno 2019
Polacco, 31 anni, orionino, malato in fase terminale aveva ricevuto la consacrazione sacerdotale il 2 maggio scorso grazie a una dispensa del Papa. La sua vicenda ha commosso il mondo.
Don Los celebra la sua prima Messa

Don Los celebra la sua prima Messa

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La sua storia ha fatto piangere il mondo intero, soprattutto chi crede nel valore della sofferenza offerta per il bene degli altri. All’età di 31 anni, oggi, poco prima di mezzogiorno si è spento don Michele (Michal) Los. Si tratta del prete polacco, religioso orionino, che grazie a una dispensa del Papa aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale a Varsavia sul letto di malattia dove il cancro lo stava consumando in maniera ormai irreversibile.

Sacerdote dal 22 maggio

In particolare dopo avere emesso il giorno prima i voti perpetui come Figlio della Divina Provvidenza (“orionino” appunto) il 22 maggio scorso era stato ordinato diacono e sacerdote nel reparto di oncologia dell’ospedale militare della capitale polacca da monsignor Marek Solarczyk, vescovo ausiliare di Varsavia-Praga.
«La notizia della sua scomparsa – sottolinea padre Tarcisio Vieira, direttore generale dell’Opera Don Orione – sapevamo sarebbe arrivata, ma ci lascia ugualmente profondamente tristi. Sappiamo, però, che non è stata la morte a togliergli la vita, ma è stato lui che ha voluto donarla per amore a Cristo e ai poveri. Questo suo messaggio e la sua testimonianza hanno insegnato qualcosa a tutti noi e faremo in modo che non andranno perduti. Ringraziamo il Signore per avercelo donato come testimone di grande fede e di amore».

Nulla ci può separare dall'amore di Cristo

Come detto il suo esempio d’amore ha commosso i cuori e ha spinto alla preghiera tanta gente. Anche attraverso i mass media, compresi i social network. Dalla Corea all’India, dal Giappone al Kenya la sua storia ha unito in un unico abbraccio l’Asia e l’Africa, l’America Latina (dall’Uruguay all’Argentina al Cile) e quasi tutta l’Europa. Solo considerando Facebook e Instagram il video della prima Messa del sacerdote è stato visualizzato da oltre 350mila persone.
Uomini e donne colpiti dalla determinazione e dal coraggio dimostrati da Michele nel volere realizzare il suo sogno più grande: diventare sacerdote cattolico, celebrare l’Eucaristia. E oggi le parole pronunciate durante la prima Messa diventano un testamento e un invito alla speranza rivolto a tutti: «Nulla potrà mai separarmi dall’amore di Cristo Gesù». Neanche la morte.

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