sabato 14 maggio 2016
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A fuggire dalla povertà e dalla violenza sono soprattutto giovani ma si riscontra un significativo aumento delle donne e dei minori non accompagnati e crescono la paura e il rifiuto degli immigrati da parte di parte dei governi e dell’opinione pubblica nei diversi paesi. Lo rileva il VII incontro della Rete dei Centri di orientamento e delle Case scalabriniane per i migranti, che si è svolto a San Paolo del Brasile in questi ultimi giorni. Alla riunione hanno partecipato una trentina di delegati dai cinque continenti. Tre gli obiettivi della riunione iniziata il 10 maggio: tracciare un quadro aggiornato del fenomeno migratorio; condividere le rispettive esperienze e definire un piano d’azione comune per rispondere alle nuove sfide. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la rete per un’azione più articolata ed efficace, che - è stato sottolineato - renderebbe anche più incisiva la voce degli Scalabriniani nella Chiesa e nelle società sul fronte delle politiche migratorie. La posta in gioco è, come indica Francesco, di sostituire i muri con i ponti e l’indifferenza con la solidarietà. Tra gli elementi di preoccupazione c’è il clima ostile verso i migranti dovuta ad una confusione, a volte amplificata dai media. Un’informazione distorta su questi fenomeni alimenta infatti il pregiudizio, portando alla costruzione di nuovi muri e a nuove leggi che limitano la libertà di movimento delle persone. Fabrizio Mastrofini © RIPRODUZIONE RISERVATA L’incontro
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