mercoledì 18 agosto 2010
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«Caro san Giuseppe da Copertino, chiedo la tua intercessione soprattutto per gli esami e i concorsi: sii tu lo study partner sincero e attento, che mi aiuti a ricordare tutto bene e ad applicare il miglior metodo di studio». Questa è solo una delle tante invocazioni che si possono trovare nel sito del Santuario dedicato al santo col dono della scienza e della sapienza (www.sangiuseppeosimo.it) e che ogni mattina i frati minori a cui è affidata la Basilica di Osimo inseriscono nelle intenzioni di preghiera della celebrazione eucaristica delle sette. Ed è interessante che oggi le invocazioni al «santo dei voli» – che attirava le folle dei fedeli per le frequenti e impressionanti estasi – passino anche attraverso le email: segno, forse, di quella particolare vicinanza tra i giovani e il «patrono degli studenti», riconosciuto ufficialmente come tale da papa Giovanni Paolo II nel 2003.Ma ad Osimo, nell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, nella Basilica dove si trova anche la cripta in cui è conservato il corpo di san Giuseppe, che morì qui nel 1663, sono moltissimi gli studenti che arrivano da soli, o in gruppo, per lasciare le loro particolari richieste. Si presentano all’inizio dell’estate, all’approssimarsi della maturità, al principio dell’anno scolastico o in primavera, intorno a quei famosi «cento giorni all’esame», e portano a benedire la penna che useranno nelle prove che li attendono.«La Basilica è sempre frequentata – raccontano padre Sergio Cognigni e padre Duilio Carletti – e vengono sia studenti che famiglie intere o pellegrinaggi organizzati. In un anno passano decine di migliaia di persone e, rispetto al passato, quando prevalevano mamme e nonne, sono aumentati i giovani. Giuseppe è un santo noto anche fuori regione. Particolarmente numerosi sono i pellegrini dalla Puglia, sua regione natale; ma devoti arrivano anche dall’estero, come Germania, Stati Uniti, Francia, Slovenia e Croazia».Per i due frati e il rettore della Basilica, padre Pietro Guerrieri, la devozione verso Giuseppe da Copertino si deve al suo carattere e alla sua vita. «Per lui, che oggi definiremmo un ragazzo caratteriale con una scarsa preparazione scolastica, era in teoria impossibile entrare in convento, prendere i voti, diventare sacerdote. Invece ha superato gli esami affidandosi alla Madonna e con la forza della fede ha potuto oltrepassare tutte le grandi difficoltà della sua vita. E questo affascina ai giovani». Di fatto il santo li accompagna nella crescita: i ragazzi, superati gli esami, chiedono aiuto per trovare lavoro, superare un concorso o mettere su famiglia. Ma ad Osimo non arrivano solo richieste: nella sacrestia della Basilica è appesa una corona di alloro portata pochi giorni fa da una neo-laureata. E negli stessi locali ci sono teche di vetro riempite con centinaia di tesi di laurea lasciate dagli studenti in segno di ringraziamento.Ci sono persone, come i De Luca di Padova, padre, madre, un figlio grande e una bambina, che vengono qui tutti gli anni. Il ragazzo ha l’immagine di san Giuseppe nel portafoglio. «È anche troppo studioso», dice sorridendo la mamma, mentre la figlia l’anno scorso ha preso i santini di Giuseppe e li ha portate a tutte le compagne di classe. C’è anche chi, come Michela Bolzon e Gianluca Sala, ha deciso di trascorrere le vacanze nella vicina Sirolo proprio per venire a pregare san Giuseppe nella cripta del Santuario.La Basilica è anche il luogo dove ogni anno, a settembre, l’arcivescovo di Ancona-Osimo, Edoardo Menichelli, celebra la Messa di inizio anno scolastico e consegna il suo messaggio per il mondo della scuola. «Ciò che mi colpisce di san Giuseppe – dice il presule – è la sua docilità alla volontà di Dio, che si manifesta nell’obbedienza ai superiori e alle traversie della vita. Una sua qualità molto utile per la nostra società è senz’altro la sua sapienza, cioè la scienza dello Spirito che ti fa comprendere il senso delle cose».Il prossimo 18 settembre, giorno della sua morte, è anche festa patronale della città di Osimo e per tutto il mese sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria per tutti coloro che si recheranno nel Santuario.
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