domenica 1 maggio 2016
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FORLÌ Oggi la diocesi di Forlì-Bertinoro e l’Ordine dei Servi di Maria concluderanno le celebrazioni del 750° anniversario della nascita di san Pellegrino Laziosi (1265-1345), compatrono della diocesi romagnola e venerato come protettore degli ammalati di tumori e di Aids. Per un anno, la Basilica di San Pellegrino a Forlì, dove si conserva il corpo, è stata al centro di pellegrinaggi e celebrazioni, che avranno oggi la loro conclusione solenne con la Messa presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro Lino Pizzi e la partecipazione dei padri serviti Cesare Antonelli e Johnas Murallon, rispettivamente superiore provinciale e rettore della Basilica. Il santo nato a Forlì nel 1265 da una nobile famiglia di ghibellini, avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi. Il Pontefice di allora Martino IV inviò in Romagna il priore generale dell’Ordine dei Servi di Maria, Filippo Benizi, per predicare nelle piazze l’obbedienza al Papa, ma fu espulso da Forlì. Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò, ma poi si pentì, gettandosi ai suoi piedi per chiedergli perdono. Convertitosi, entrò trentenne nell’Ordine facendo il noviziato e la professione a Siena, per tornare poi nel convento di Forlì. Verso i sessant’anni, fu afflitto da vene varicose che gli procurarono una cancrena alla gamba destra. Il medico del convento Paolo Salaghi e i suoi confratelli decisero per l’amputazione. Ma la notte prima dell’operazione, trascinandosi verso il crocifisso, il religioso guarì miracolosamente. Tutto questo spiega perché oggi è venerato e invocato come protettore dei malati di tumori e di Aids. Morì il primo maggio 1345 e fu canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII. «I devoti di San Pellegrino – racconta padre Jonas Murallon – arrivano in continuazione a gruppi dall’Italia, dall’Europa e da tutto il mondo, in particolare dalle Filippine, dallo Sri Lanka, dall’Indonesia». Solo in Italia basti ricordare i Santuari dove è viva la devozione per san Pellegrino come: la Madonna della Ghiara a Reggio Emilia, Pietralba e Monte Berico e la chiesa di San Marcello al Corso di Roma. E poi la Spagna e l’Austria, Irlanda, Francia (dove è stata fondata la Fraternité St. Pérégrin per la visita ai malati), Brasile, Stati Uniti. Ultimo caso di questa devozione dai tratti singolari: è quella del 1993 a Chicago, dove l’allora cardinale e arcivescovo Joseph Bernardin ha inaugurato il Santuario nazionale di San Pellegrino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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