mercoledì 10 aprile 2013
In prima fila all'udienza generale in piazza San Pietro Matìas Lammens, presidente del Club Atlètico San Lorenzo de Almagro. Lo accompagnano Leonardo Lipera, tesoriere, e Miguel Mastrosimone, segretario dell'undici argentino ormai noto come «il club del Papa».
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«Siamo orgogliosi di avere un socio e un tifoso come papa Francesco».L'espressione del volto, si legge sul quotidiano della Santa Sede l'Osservatore Romano, tradisce l'emozione e la gioia di Matìas Lammens, presidente del Club Atlético San Lorenzo de Almagro, la squadra di calcio di Buenos Aires per la quale tiene il pontefice. È in prima fila all'udienza generale in piazza San Pietro. Lo accompagnano Leonardo Lipera, tesoriere, e Miguel Mastrosimone, segretario dell'undici argentino ormai noto come «il club del Papa». Il legame tra Bergoglio e il San Lorenzo risale a moltissimi anni fa, quando il piccolo Jorge Mario, accompagnato dal padre, che giocava a pallacanestro nella società polisportiva del sodalizio, si recava allo stadio a vedere le partite. Divenuto arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio ha smesso di andare allo stadio ma non ha perso i contatti con il club. Tanto che ha fatto visita più volte alla sua sede: l'ultima è stata nel 2011, quando, racconta il presidente, «è venuto a inaugurare la nostra cappella e vi ha celebrato la Messa». Oggi «con questo incontro vogliamo ringraziarlo per la sua attenzione nei nostri confronti; e lo invitiamo a tornare nella nostra sede, che ben conosce, e ad assistere a una partita allo stadio», dice Lammens. Il papa che oggi ha riassunto la catechesi e salutati i pellegrini spagnoli nella sua lingua madre per la prima volta, spiega, «ha messo la nostra squadra al centro dell'attenzione del mondo. Riceviamo centinaia di telefonate da ogni parte, anche dai posti più insoliti». I dirigenti hanno regalato al Santo Padre una maglietta, un libro con la storia della squadra e una stola, copia di quella che usava il salesiano fondatore del club, Lorenzo Bartolomé Martín Massa, che il Papa «ammira molto».
 
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