giovedì 3 marzo 2016
​Quale luogo migliore della casa dove «tutto ha avuto inizio» per celebrare, festeggiare e toccare con mano la misericordia di Dio? E proprio dalla Santa Casa di Loreto, infatti, arriva un invito a tutti i giovani d’Italia a partecipare ai «Sabati del Giubileo».
I «sabati del Giubileo» al Santuario di Loreto
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Quale luogo migliore della casa dove «tutto ha avuto inizio» per celebrare, festeggiare e toccare con mano la misericordia di Dio? E proprio dalla Santa Casa di Loreto, infatti, arriva un invito a tutti i giovani d’Italia a partecipare ai «Sabati del Giubileo», una serie d’incontri animati dalle voci di testimoni in grado di far vivere ai ragazzi un’autentica esperienza di misericordia. L’iniziativa, promossa dal Centro Giovanni Paolo II di Loreto, nasce in collaborazione con diversi gruppi e movimenti ecclesiali delle Marche e d’Italia ed è rivolta ai giovani tra i 16 e i 30 anni.«Con questa iniziativa il Centro si propone come un autentico laboratorio di comunione ecclesiale tra i diversi carismi e le diverse identità associative che caratterizzano il mondo giovanile ecclesiale – sottolinea il direttore del Centro Giovanni Paolo II, don Paolo Volpe –. Tutto è pensato per permettere ai ragazzi che arrivano qui di "respirare la Chiesa", con la sua vitalità e la sua bellezza». Un obiettivo, aggiunge il sacerdote, che trova una cornice preziosa nell’Anno Santo della Misericordia.Proporre quest’esperienza ai giovani, sottolinea nella presentazione dell’iniziativa l’arcivescovo prelato di Loreto, Giovanni Tonucci, significa invitarli «alla scuola della giovane Maria di Nazareth, ad affidare la propria libertà e la propria coscienza al Dio che nulla toglie ma solamente amplifica la vita a chi, con timore, fiducia e obbedienza gli si consegna».La «formula» proposta concilia «riflessione e azione» attraverso un programma caratterizzato al sabato da alcuni veri e propri «laboratori della Misericordia», momenti di catechesi, il pellegrinaggio verso il Santuario di Loreto, il passaggio della Porta Santa, la Messa con Tonucci e la Veglia nella Santa Casa. Un secondo «pacchetto» poi offre la possibilità di fermarsi anche la domenica mattina con un’esperienza di servizio nei luoghi di cura per anziani, ammalati e disabili.Il primo appuntamento, che ha visto prendere parte agli incontri tra il Centro Giovanni Paolo II di Montorso e il Santuario di Loreto un centinaio di giovani, si è svolto sabato scorso ed è stato animato da don Alessandro Amapani, sacerdote della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, già vice responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Therese Henderson, giá musicista e compositrice del Gen Verde, del movimento dei Focolori, ha poi portato la sua «testimonianza al femminile» durante la Veglia.Sabato prossimo, 5 marzo, sarà il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, ad aiutare i giovani a scoprire il significato della misericordia. La Veglia nel Santuario di Loreto, poi, sarà animata dalla Comunità Nuovi Orizzonti, con la testimonianza di Giovanna Oroni.Gli incontri proseguiranno al ritmo di uno al mese (tranne a luglio) fino al 5 novembre. Il 16 aprile la guida sarà don Luigi Maria Epicoco, parroco della parrocchia universitaria all’Aquila; il 21 maggio sarà la volta di don Armando Matteo, docente di teologia fondamentale all’Urbaniana di Roma; il 18 giugno interverrà lo scrittore e teologo Paolo Curtaz; il 27 agosto l’incontro sarà con Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle Famiglie. Il 17 settembre toccherà a don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, mentre il 15 ottobre sarà presente il fondatore del Sermig di Torino, Ernesto Olivero. Infine il 5 novembre l’ultimo appuntamento sarà con fratel Michael Davide Semeraro, monaco benedettino.Tutte le informazioni si trovano nel sito web Giovaniloreto.it.<+RIPRODUZ_RIS>
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