lunedì 21 novembre 2016
La struttura realizzata nella diocesi di Wrexham ha permesso a tanti fedeli non più in grado di raggiungere la Cattedrale di ottenere le indulgenze per il Giubileo della misericordia
Un momento culminante della tappa finale del Giubileo nella Cattedrale di Wrexham

Un momento culminante della tappa finale del Giubileo nella Cattedrale di Wrexham

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Un portale mobile pensato per gli infermi e persone della terza età

Una “Porta della misericordia portatile” per permettere a tutti coloro che non possono muoversi, come gli ammalati e gli anziani, di vivere pienamente il Giubileo, passando la Porta Santa. E’ stata la singolare iniziativa del vescovo di Wrexham Peter Brignall, nel Regno Unito, ideata per andare incontro alla popolazione locale. La diocesi di Wrexham proprio per l’alta presenza di anziani e ammalati che non sono in grado di raggiungere la Cattedrale locale per attraversare la Porta Santa e ottenere così l’indulgenza giubilare ha adottato e allestito questo servizio particolare. Per questo, il vescovo Brignall ha invertito il percorso: è la Porta Santa a raggiungere i fedeli, permettendo a tutti di “ricevere la misericordia del Padre”. La struttura realizzata dalla diocesi inglese è composta da un semplice architrave bianco, sul quale campeggia la scritta “Misericordia”; la struttura durante il Giubileo è stata trasportata su un piccolo carrello, agganciato a un’autovettura.


Il logo del Giubileo della misericordia

Il logo del Giubileo della misericordia - ANSA


Un'idea in linea con il "Giubileo diffuso" indetto da Francesco


In questo modo, la diocesi inglese ha voluto rispecchiare pienamente l’indicazione di papa Francesco di rendere l’attuale Anno Santo della misericordia “un Giubileo diffuso”, in cui ci sia la possibilità di aprire una Porta Santa in tutte le diocesi del mondo. Un concetto che il Pontefice ha ribadito più volte, non ultimo all’udienza generale del 18 novembre 2016, intitolata proprio “La porta dell’accoglienza”. In quell’occasione, Bergoglio aveva infatti affermato: “Se la porta della misericordia di Dio è sempre aperta, anche le porte delle nostre chiese, delle nostre comunità, delle nostre parrocchie, delle nostre istituzioni, delle nostre diocesi, devono essere aperte perché così tutti possiamo uscire a portare questa misericordia di Dio”.




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