sabato 13 settembre 2014
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Della prima Guerra mondiale il Papa aveva sentito parlare fin da piccolo, in famiglia. Suo nonno, Giovanni Bergoglio, classe 1884, aveva combattuto nell’esercito italiano sul Piave e sull’Isonzo. E più volte gli aveva raccontato gli orrori di quelle battaglie. Ieri il capo di Stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli, ha donato a Francesco il foglio matricolare del nonno, cioè il documento originale dal quale si evincono i diversi momenti della sua permanenza sotto le armi, al tempo della Grande Guerra, fino al congedo avvenuto nel 1919. Non è stato l’unico dono ricevuto dal Pontefice durante la celebrazione. Il ministro della difesa, Roberta Pinotti, ha portato al Papa un altare da campo usato dai cappellani militari cento anni fa. E i genitori del maggiore Giuseppe La Rosa, morto lo scorso anno in Afganistan, gli hanno consegnato il cappello da bersagliere del loro figlio. Infine il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha donato a Francesco la Croce di Aquileia, che il Papa ha benedetto, ai piedi della scaletta dell’aereo, prima di imbarcarsi per tornare a Roma.
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