giovedì 28 aprile 2016
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Non ha confini la santità. E contagia il mondo: dalla Corea all’Italia, passando per l’Albania, l’Irlanda, la Spagna e la Polonia. È un’autentica geografia del “bene”, di vite donate per il Vangelo e il prossimo, quella che emerge dai decreti della Congregazione delle cause dei santi la cui promulgazione è stata autorizzata da papa Francesco. I decreti riguardano un nuovo santo, l’italiano Alfonso Maria Fusco; quarantatré nuovi beati fra cui i 38 martiri dell’Albania comunista (con l’arcivescovo di Durazzo, Vincenzo Prennushi), quattro martiri della Guerra civile spagnola e il gesuita irlandese “dei poveri e della bicicletta” John Sullivan; e otto nuovi venerabili come il coreano Tommaso Choe Yang-Eop e gli italiani Sosio Del Prete, Maria Consiglio dello Spirito Santo, Maria Laura Baraggia e Ilia Corsaro. Il “via libera” pontificio è arrivato martedì scorso durante l’udienza privata concessa da Bergoglio al cardinale prefetto Angelo Amato. In uno dei decreti viene riconosciuto il miracolo attribuito all’intercessione di Alfonso Maria Fusco che sarà presto canonizzato. Il sacerdote originario di Angri, in provincia di Salerno, dove nacque il 23 marzo 1839 e dove morì il 6 febbraio 1910, è stato il fondatore delle Suore di San Giovanni Battista. Una famiglia religiosa in cui la santificazione attraverso la vita di povertà e l’unione con Dio si traduce in carità impegnata nella cura e nell’istruzione degli «ultimi»: all’inizio delle giovani orfane che trovarono nella Piccola Casa della Provvidenza la loro famiglia; oggi di bambini, studenti, famiglie o anziani attraverso scuole, case di riposo, punti sanitari e strutture di ospitalità. In festa la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. «Con gioia accogliamo il dono del Santo Padre – afferma il vescovo Giuseppe Giudice – e ci prepariamo a vivere la celebrazione per il nuovo santo». Sarà beato il sacerdote irlandese che in bicicletta (ma anche a piedi) macinava chilometri per andare a visitare poveri e ammalati nei villaggi della contea di Kildare. È John Sullivan, figlio di una ricca famiglia di Dublino in cui nacque l’8 maggio 1861. Adesso un miracolo viene attribuito alla sua intercessione. Uomo di preghiera, insegnante appassionato, ha avuto un’instancabile attenzione verso sofferenti e bisognosi. È morto il 19 febbraio 1933. Nei decreti autorizzati dal Papa viene sancita l’uccisione in odium fidei dell’arcivescovo e frate minore francescano Prennushi e di 37 compagni trucidati in Albania dal regime comunista fra il 1945 e il 1974 che saliranno all’onore degli altari. Sono martiri, e quindi verranno beatificati, anche il benedettino José Antón Gómez e i tre confratelli Antolín Pablos Villanueva, Rafael Alcocer Martínez e Luis Vidaurrázaga González. Appartenenti alla comunità di Silos, vivevano nel monastero di Santa Maria de Montserrat a Madrid e furono assassinati nel 1936: padre Antón Gómez, acuto intellettuale, fu arrestato il 24 settembre e ucciso il giorno successivo; padre Pablos Villanueva, fine storico, fu fucilato l’8 novembre con centinaia di detenuti; padre Alcocer Martínez, grande oratore e arabista, venne ucciso il 4 ottobre; e padre Vidaurrázaga González, esperto in direzione spirituale, fu tradito e giustiziato il 31 dicembre. Vengono, poi, riconosciute le virtù eroiche di Tommaso Choe Yang-Eop, il prete coreano nato il 1° marzo 1821 e morto il 15 giugno 1861. È dichiarato venerabile il frate minore Sosio Del Prete (al secolo Vincenzo), nato a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, il 28 dicembre 1885 e fondatore delle Piccole Ancelle di Cristo Re. Devoto a “Madonna Povertà”, vide dal convento di Sant’Antonio ad Afragola le piaghe sociali che caratterizzavano il territorio e dette vita un’avventura di fede e carità verso gli “abbandonati” prima di morire il 27 gennaio 1952. Altro venerabile è il frate minore conventurale polacco Venanzio Katarzyniec (al secolo Giuseppe) caro a padre Massimiliano Kolbe che lo definisce uno fra più «zelanti dei nostri frati negli ultimi tempi». Nato il 7 ottobre 1889, affrontò il suo personale Calvario segnato dalla malattia e morì il 31 marzo 1921. Vengono riconosciute, inoltre, le virtù eroiche di Maria Consiglio dello Spirito Santo (al secolo Emilia Pasqualina Addatis), fondatrice delle Suore Serve dell’Addolorata. Nata il 5 gennaio 1845 a Napoli (dove morirà l’11 gennaio 1900), mise al centro del suo Istituto l’opera educativa e assistenziale verso le bambine offrendo loro quell’«alloggio umano» che non avevano. Venerabile è anche la spagnola Maria dell’Incarnazione (al secolo Caterina Carrasco Tenorio), fondatrice delle Suore del Terzo Ordine di San Francesco del Rebaño de María. E poi Maria Laura Baraggia, fondatrice delle Suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù, dette di Brentana, dal nome del luogo dove si trova la casamadre e dove la religiosa morì il 18 dicembre 1923. Nata a Sulbiate Maggiore, in Brianza, il 1° maggio 1851, ha imperniato la sua Congregazione su educazione e assistenza. Nuova venerabile è Ilia Corsaro che ha fondato a Bagnoli, in Campania, la Piccole Missionarie Eucaristiche. Nata a Ercolano il 4 ottobre 1897, declinò il Vangelo della carità nelle zone povere e si impegnò nella ricostruzione dalla guerra, fra gli operai, negli orfanotrofi. Morirà a Napoli dopo una lunga malattia il 23 marzo 1977. E, infine, sono state accertate le virtù eroiche di Maria Montserrat Grases García, la giovane spagnola morta a 18 anni e appartenente all’Opus Dei. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCUTARI. La croce dei martiri albanesi con un collage delle loro foto Alfonso Maria Fusco
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