giovedì 24 giugno 2010
I vescovi austriaci hanno presentato i provvedimenti approvati nel corso dell'assemblea plenaria estiva svoltasi a Mariazell il 22 e 23 giugno contro gli abusi e la violenza nella Chiesa. Le nuove norme, presentato dal card. Christoph Schonborn, hanno come scopo primario «l'aiuto e la giustizia per le vittime». Tra i provvedimenti contenuti nel pacchetto, anche l'assistenza legale indipendente per le vittime.
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«Solo con un atteggiamento coerente contro i casi di abuso sessuale al proprio interno, la Chiesa può conservare la propria credibilità, altrimenti siamo condannati al fallimento». Lo ha affermato mons. Anton Stres, Presidente della Conferenza episcopale slovena (Ces), nell'omelia pronunciata a Mariazell, in Austria, durante la messa che ha concluso l'assemblea plenaria congiunta dei vescovi austriaci e sloveni. «I casi di abuso sono il pericolo più grande per la credibilità della Chiesa», ha detto mons. Stres. «Poiché non ci presentiamo nel nostro nome - ha aggiunto - ma come inviati di Dio stesso e ne rappresentiamo l'autorità, ogni uso del Vangelo di Dio per fini umani personali ed empi è un sacrilegio». L'arcivescovo ha deplorato il fatto che «giovani affidatici per la loro formazione siano diventati preda dell'empietà di alcuni sacerdoti. Conosciamo le circostanze, i fatti sono dolorosi, così come i nostri compiti». «Se le affermazioni e l'annuncio della Chiesa non sono credibili - ha avvertito Stres - sono condannate al fallimento. Non può esistere contraddizione tra la nostra vita e i nostri sentimenti più intimi e il nostro modo di presentarci e parlare pubblicamente», ha ammonito il capo della Chiesa slovena.ASSEMBLEA PLENARIACon un comunicato stampa diffuso mercoledì, i vescovi austriaci hanno presentato i provvedimenti approvati nel corso dell'assemblea plenaria estiva svoltasi a Mariazell il 22 e 23 giugno contro gli abusi e la violenza nella Chiesa. Le misure disposte dalla Conferenza episcopale entreranno in vigore a partire dal 1 luglio e dovranno essere pienamente realizzate in tutte le diocesi dell'Austria entro il 31 maggio 2011, «affinché si garantisca che tutti coloro che operano nella Chiesa siano corresponsabili al fine di prevenire ancor meglio gli abusi e la violenza». Le nuove norme, presentate dal card. Christoph Schonborn, hanno come scopo primario «l'aiuto e la giustizia per le vittime». Tra i provvedimenti contenuti nel pacchetto, anche l'«assistenza legale indipendente per le vittime», posta sotto la direzione della Commissione per la protezione delle vittime.In concreto, è prevista la realizzazione unitaria dei centri di aiuto diocesani, allestiti allo scopo. Tali centri verranno diretti da professionisti indipendenti e devono fornire un primo contatto e un primo chiarimento dei casi di sospetto abuso, nonché assistere, anche legalmente, le vittime. «Se esiste un sospetto fondato, il presunto colpevole verrà sospeso dal servizio fino a che il fatto non sia definitivamente chiarito», sottolinea il documento dei vescovi.I centri di aiuto delle diocesi sosterranno i costi per le terapie delle vittime. Inoltre, la Conferenza episcopale ha istituito la Stiftung Opferschutz, una fondazione per la tutela delle vittime, con cui «verranno messi a disposizione fondi in misura necessaria per aiutare le vittime in modo rapido, nonburocratico, umano e adeguato». Il denaro non proverrà dal gettito delle imposte ecclesiastiche, bensì sarà risarcito dai colpevoli e dalla istituzione responsabile. Un aspetto importante è dedicato infine alla prevenzione: al riguardo, i vescovi hanno previsto l'attuazione di provvedimenti relativi alla selezione delle persone che svolgono il servizio ecclesiastico, alla specializzazione e all'aggiornamento, nonchè all'istituzione di un centro per la tutela dei bambini e dei giovani in ciascuna diocesi.
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