mercoledì 4 maggio 2016
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Un mensile che non solo «fa conoscere e valorizza la presenza femminile nella Chiesa», ma apre la via a una nuova e positiva abitudine: «quella di ascoltare le donne, di guardare al molto che hanno da dire e alle numerose iniziative che sanno realizzare, per mettere in atto quella sinergia del maschile e del femminile che tante volte è stata invocata nei documenti ufficiali ma non sempre messa in pratica». A parlare così di Donne Chiesa Mondo, il mensile femminile dell’Osservatore Romano, è stato ieri il cardinale Pietro Parolin, intervenuto ieri alla presentazione del nuova versione della rivista, che compie quattro anni, ha subito un restyling grafico e dal prossimo numero uscirà con 40 pagine tutte a colori. Al palazzo San Carlo in Vaticano sono intervenuti, tra gli altri, anche il direttore del quotidiano della Santa Sede, Giovanni Maria Vian, Elisa Zamboni, sorella di Bose, la coordinatrice della redazione Lucetta Scaraffia. «Dopo il Concilio Vaticano II – ha spiegato Parolin – quando le donne hanno avuto finalmente la possibilità di frequentare i corsi di teologia e di esegesi nelle Università pontificie, la presenza femminile nella cultura cattolica si è fatta sempre più forte e incisiva. Un nuovo sguardo esegetico ha fatto riscoprire l’importante e innovativo ruolo delle donne nella predicazione di Gesù, ha messo in evidenza il modo nuovo, rispettoso e positivo con il quale il Messia si rivolgeva alle donne, assegnando loro anche compiti delicati e di grande importanza: un autentico cambiamento nella cultura del tempo che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, è rimasto quasi invisibile per secoli agli occhi di quasi tutti gli esegeti». Oggi è necessario approfondire insieme, ha continuato Parolin, «uomini e donne, laici e consacrati – l’interpretazione dei testi sacri, e trarne spunti per rimodellare e ampliare il ruolo e il servizio – non la servitù! – delle donne nella Chiesa». Se infatti non ascoltassimo «con attenzione la voce delle donne nei grandi momenti decisionali della vita della Chiesa», secondo Parolin «perderemmo apporti decisivi e direi indispensabili all’elaborazione di nuovi progetti ed orizzonti, che possono alimentare il futuro di una realtà bimillenaria come la Chiesa, offrendole l’originalità dell’apporto del genio femminile». Così il mensile Donne Chiesa Mondo «ricorda a tutti questa realtà dimenticata, questo tesoro nascosto e suggerisce che le donne hanno molto da dire. E che è indispensabile ascoltarle ». (Red.Cath.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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