lunedì 22 maggio 2017
Il Segretario di Stato Vaticano, ad Assisi per l'inaugurazione del Santuario della spogliazione, risponde alle domande sulla marcia grillina, sul reddito di cittadinanza, sulla disoccupazione
Il Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin

Il Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin

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«Nessuno può pretendere di avere l'esclusiva del messaggio francescano. Sono contento che i politici si richiamino a San Francesco, ma che ci si autodefinisca veri francescani non si può dire». Il cardinale Pietro Parolin in visita al Santuario di Assisi ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla dichiarazione di di Beppe Grillo («Noi siamo i francescani d'oggi») durante la marcia di sabato del M5S dedicata al reddito di cittadinanza.

Il cardinale Parolin insomma non vede politici che possano identificarsi col messaggio francescano: «Direi di no - ha dichiarato al Corriere della Sera - questa è la mia fedele, umile considerazione. Non vedo nessun partito politico che possa identificarsi oggi. Forse mai nessuno potrà dire "mi identifico con San Francesco": è un modello talmente alto, non irraggiungibile intendo, ma talmente alto che sfugge sempre a qualsiasi identificazione». Il cardinale Parolin poi ha aggiunto: «Sono contento se ci sono partiti o
persone
dentro ai partiti che hanno questa attenzione verso la povertà. Questo è positivo, che ci sia
attenzione e che si faccia
riferimento a questa figura. Stiamo attenti a non manipolare certe cose»


Interpellato sulla proposta grillina del reddito di cittadinanza, il cardinale Parolin ha dunque precisato di non conoscere la proposta nel dettaglio: «E' bene che la Santa Sede non entri in questioni molto tecniche. Certo, tutto quello che va nel senso della valorizzazione della dignità della persona lo appoggiamo, ci
teniamo a sostenerlo, però sulla concrete iniziative non voglio pronunciarmi».

Il Segretario di Stato Vaticano invece ha commenta il titolo di Avvenire dei giorni scorsi «Dramma lavoro» sul discorso del Papa alla Fondazione Centesimus Annus: «La mancanza di lavoro - ha dichiarato il Cardinale al Messaggero - è un vero e autentico dramma. Senza lavoro non c'è futuro soprattutto quando si stratta del lavoro dei giovani, quindi - ha aggiunto - credo che l'investimento della politica debba andare in questa direzione: creare occupazione per le persone e bisogna impegnarsi in questo ambito» .

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