mercoledì 5 novembre 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
La Chiesa non faccia aspettare anni quanti hanno bisogno di sapere se il loro matrimonio è nullo o valido, è una questione di giustizia e di carità: è quanto ha detto stamani Papa Francesco incontrando, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, i partecipanti a un corso promosso dal Tribunale della Rota Romana. Nel settembre scorso, Papa Francesco ha istituito una Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico, con l'obiettivo di semplificarne la procedura, rendendola più snella e salvaguardando il principio di indissolubilità del matrimonio. Di questo problema si è parlato anche al recente Sinodo – ha ricordato il Papa – “per un motivo di giustizia”. "Giustizia” – ha sottolineato – perché le procedure “siano giuste e giustizia per la gente che aspetta”. “Quanta gente – ha esclamato - aspetta anni una sentenza”.  La linea, dunque, è quella della giustizia, ma anche della carità, “perché c’è tanta gente che ha bisogno di una parola della Chiesa sulla sua situazione matrimoniale, per il sì e per il no, ma che sia giusta. Ma, alcune procedure sono tanto lunghe o tanto pesanti” che la gente alla fine ci rinuncia. Il Papa cita l’esempio di Buenos Aires, dove alcuni per raggiungere i tribunali ecclesiastici devono fare un viaggio di oltre 200 chilometri: “Non si può, è impossibile immaginare che persone semplici, comuni, vadano al Tribunale: devono fare un viaggio, devono perdere giorni di lavoro, anche il premio … tante cose … Dicono: ‘Dio mi capisce, e vado avanti così, con questo peso nell’anima’. E la madre Chiesa deve fare giustizia e dire: ‘Sì, è vero, il tuo matrimonio è nullo. No, il tuo matrimonio è valido’. Ma giustizia è dirlo. Così, loro possono andare avanti senza questo dubbio, questo buio nell’anima”. Bisogna andare avanti sulla strada dello snellimento delle procedure, perché "è la madre Chiesa che va e cerca i suoi figli per fare giustizia", ma non solo: “E bisogna essere anche molto attenti che le procedure non siano entro la cornice degli affari: e non parlo di cose strane. Ci sono stati anche scandali pubblici. Io ho dovuto congedare dal Tribunale una persona, tempo fa, che diceva: ‘10.000 dollari e ti faccio i due, il civile e l’ecclesiastico’. Per favore, questo no! Sempre nel Sinodo alcune proposte hanno parlato di gratuità, si deve vedere ... Ma quando sono attaccati l’interesse spirituale all’economico, questo non è di Dio!”. “La madre Chiesa – ha affermato il Papa - ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente, come gratuitamente siamo stati giustificati da Gesù Cristo”. Per questo è importante separare l’interesse spirituale da quello economico. Infine, il Papa ha esortato i presenti ad andare avanti e cercare sempre la salvezza delle anime.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: