lunedì 12 maggio 2014
​Domenica Francesco ha ordinato 13 sacerdoti: "Provo dolore per coloro che non vanno più a confessarsi perché bastonati". IL TESTO
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"Provo dolore - ha raccontato il Papa ai 13 nuovi preti - quando trovo gente che non va più a confessarsi perché è stata bastonata, sgridata: hanno sentito che le porte delle chiese si chiudevano in faccia, per favore non fate questo, misericordia, misericordia".E ancora: ricordate che non siete i "padroni della dottrina" e "la dottrina è del Signore",  che il ministero non è "fasto" per la "maestà" personale, ma è "entrare nelle piaghe del Signore". Sono le raccomandazioni che papa Bergoglio ha rivolto ai preti che ha ordinato ieri nella basilica di San Pietro. Raccomandazioni dal cuore, visto che le ha inserite a braccio nel testo pubblicato sul messale come omelia prevista per questa occasione liturgica.  Con il vicario di Roma Agostino Vallini e i sette ausiliari di Roma, papa Francesco  ha ordinato 13 preti, di cui sette provengono dal collegio diocesano missionario Redemptoris Mater, tre dal Pontificio seminario romano maggiore, uno dall'Almo collegio Capranica, uno da un collegio pachistano e uno da un collegio vietnamita. Lo scorso 25 aprile il Pontefice aveva incontrato gli undici candidati dei seminari romani, nella sua residenza di Santa Marta. Probabilmente alludeva a quell'incontro quando ieri ha raccomandato "misericordia, tanta, e se - ha detto - viene in voi lo scrupolo di esser troppo perdonatori pensate e a quel santo prete del quale vi ho parlato, il quale andava davanti al tabernacolo e diceva 'Signore perdonami se ho perdonato troppo, ma sei tu che mi hai dato il cattivo esempio'".Diversi i momenti suggestivi nella Messa, dal dialogo tra il Papa e il vicario per sapere se gli ordinandi fossero degni di ricevere questo sacramento, all'appello per nome di ognuno di loro, alla prostrazione dei candidati sul pavimento della basilica, lunghi momenti di silenzio e abbandono. Prima della benedizione, invece, il Papa, ricordando che "oggi in Italia è la giornata della mamma", ha fatto recitare ai presenti una Ave Maria per le mamme, dopo aver esortato a pregare "tutti insieme per le nostre madri, perché ci assistano, siano in cielo o siano in terra". Lo stesso ha poi fatto durante il Regina Coeli:ancora preghiere per le mamme, ancora una Ave Maria recitata collettivamente, e "un grande saluto alle mamme".  Nel Regina Coeli il Papa ha anche ripreso il tema su come si debba vivere il sacerdozio. È partito dalla constatazione del fatto che "molti anche oggi, come ai tempi di Gesù, sipropongono come 'pastori' delle nostre esistenze", per ricordare le caratteristiche di un vero pastore: che sappia camminare a seconda delle necessità davanti, in mezzo, o dietro al suo popolo. Perché ciò si realizzi, ha chiesto di pregare per tutti i pastori della Chiesa, "anche per il vescovo di Roma", e in particolare per i nuovi sacerdoti che aveva ordinato alla mattina. Infine una raccomandazione: "vi chiedo di importunare e disturbare tutti noi pastori, perché vi diamo il latte della grazia, della dottrina, della guida".
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