sabato 23 gennaio 2016
È l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai vescovi filippini, in occasione della loro 112ª assemblea plenaria in corso a Cebu, nelle Filippine. Domenica 24 gennaio si apre il Congresso eucaristico internazionale sempre a Cebu.
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Trovare “nuovi modi” per annunciare a tutti il “miracolo” delle Misericordia di Dio. È l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai vescovi filippini, in occasione della loro 112ª assemblea plenaria in corso a Cebu, nelle Filippine. La lettera, a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, è stata letta dal nunzio apostolico nelle Filippine, monsignor Giuseppe Pinto, durante la Messa di apertura da lui co-presieduta insieme a monsignor Socrates Villegas, presidente della Conferenza episcopale del Paese (Cbcp). Annunciare “l’amore duraturo di Dio” per tutti gli uomini Nel messaggio, il Papa torna a sottolineare come il compito prioritario della Chiesa è di annunciare “l’amore duraturo di Dio” per tutti gli uomini, esprimendo l’auspicio che il Giubileo della Misericordia possa essere veramente un’occasione “per fissare uno sguardo ancora più attento sulla misericordia, perché possa diventare un segno più efficace dell’azione del Padre nelle nostre vite”. Al centro dell’assemblea il 51° Congresso Eucaristico internazionale nelle Filippine All’ordine del giorno dell’assemblea della Conferenza episcopale filippina, alla quale partecipano 98 presuli, ci sono diversi temi, tra i quali le prossime elezioni presidenziali e legislative del 9 maggio. Ma in primo piano è soprattutto il 51° Congresso Eucaristico Internazionale che si apre domenica 24 gennaio a Cebu: oltre 10mila partecipanti provenienti da 57 nazioni del mondo, tra i quali 20 cardinali e 50 vescovi asiatici. Il tema scelto per il Congresso, al quale Papa Francesco ha inviato il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, è “Cristo in voi, speranza della gloria”, tratto dalla lettera di San Paolo ai Colossesi. Domenica 24 gennaio si apre il Congresso eucaristico nelle Filippine Si tratta del secondo Congresso eucaristico a svolgersi nel Paese asiatico dopo il 30°, che si tenne a Manila nel febbraio del 1937 per volontà di Pio XI. Il Pontefice dell’epoca volle sottolineare l’importanza e il legame dell’Eucaristia con l’attività missionaria della Chiesa, e scelse le Filippine per la loro importante presenza cattolica. Anche oggi la nazione, insieme a Timor Est, è l’unica a maggioranza cattolica del continente. Molti degli interventi previsti al Congresso coinvolgono il tema del dialogo: “Questo perché l’Eucaristia è sempre stata un’ispirazione anche per i nostri fratelli non cattolici - ha spiegato Theodore Mascarenhas, vescovo ausiliare della diocesi indiana di Ranchi, che il 25 gennaio guiderà la preghiera iniziale del secondo giorno del Congresso eucaristico internazionale di Cebu -. È un fatto che molti non cristiani partecipano alle celebrazioni eucaristiche, rimanendo con rispetto lontani dalla comunione che – comprendono bene – è un momento riservato ai cattolici. Ma lo stesso vengono e pregano con devozione davanti al Signore presente nel Sacramento. Ecco perché il Congresso di Cebu, come avvenuto durante il Congresso eucaristico nazionale di Mumbai, sarà un momento anche di dialogo interreligioso”.
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