venerdì 19 aprile 2013
La Parola di Dio va accolta con umiltà perché è parola d’amore, solo così entra nel cuore e cambia la vita, lo ha detto il Papa stamani durante la Messa presieduta nella Cappellina di Casa Santa Marta.
Papa Francesco ricorda don Tantardini
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La Parola di Dio va accolta con umiltà perché è parola d’amore, solo così entra nel cuore e cambia la vita: è quanto, in sintesi, ha detto il Papa stamani durante la Messa presieduta nella Cappellina di Casa Santa Marta. Erano presenti alcuni dipendenti della Tipografia Vaticana e dell’Osservatore Romano.La conversione di San Paolo e il discorso di Gesù nella Sinagoga di Cafarnao sono le letture bibliche del giorno al centro dell’omelia del Papa, tutta incentrata su Gesù che parla: parla a Saulo che lo perseguita, parla ad Ananìa, chiamato ad accogliere Saulo, e parla anche ai dottori della legge, dicendo che chi non mangia la sua carne e non beve il suo sangue non sarà salvato. La voce di Gesù – ha affermato il Papa – “passa per la nostra mente e va al cuore. Perché Gesù cerca la nostra conversione”. Paolo e Ananìa rispondono con perplessità, ma col cuore aperto. I dottori della legge rispondono in altra maniera, discutendo tra loro e contestando duramente le parole di Gesù: “Paolo e Ananìa rispondono come i grandi della storia della salvezza, come Geremia, Isaia. Anche Mosé ha avuto le sue difficoltà: ‘Ma, Signore, io non so parlare, come andrò dagli egiziani a dire questo?’. E Maria: ‘Ma, Signore, io non sono sposata!’. E’ la risposta dell’umiltà, di colui che accoglie la Parola di Dio con il cuore. Invece, i dottori rispondono soltanto con la testa. Non sanno che la Parola di Dio va al cuore, non sanno di conversione”. Il Papa spiega chi sono quelli che rispondono solo con la testa: “Sono i grandi ideologi. La Parola di Gesù va al cuore perché è Parola d’amore, è parola bella e porta l’amore, ci fa amare. Questi tagliano la strada dell’amore: gli ideologi. E anche quella della bellezza. E si misero a discutere aspramente tra loro: ‘Come può costui darci la sua carne da mangiare?’. Tutto un problema di intelletto! E quando entra l’ideologia, nella Chiesa, quando entra l’ideologia nell’intelligenza del Vangelo, non si capisce nulla”. Sono quelli che camminano solo “sulla strada del dovere”: è il moralismo di pretendono realizzare del Vangelo solo quello che capiscono con la testa. Non sono “sulla strada della conversione, quella conversione a cui ci invita Gesù”: “E questi, sulla strada del dovere, caricano tutto sulle spalle dei fedeli. Gli ideologi falsificano il Vangelo. Ogni interpretazione ideologica, da qualsiasi parte venga – da una parte e dall’altra – è una falsificazione del Vangelo. E questi ideologi – l’abbiamo visto nella storia della Chiesa – finiscono per essere, diventano, intellettuali senza talento, eticisti senza bontà. E di bellezza non parliamo, perché non capiscono nulla”. “Invece, la strada dell’amore, la strada del Vangelo – ricorda il Papa - è semplice: è quella strada che hanno capito i Santi”: “I Santi sono quelli che portano la Chiesa avanti! La strada della conversione, la strada dell’umiltà, dell’amore, del cuore, la strada della bellezza … Preghiamo oggi il Signore per la Chiesa: che il Signore la liberi da qualsiasi interpretazione ideologica e apra il cuore della Chiesa, della nostra Madre Chiesa, al Vangelo semplice, a quel Vangelo puro che ci parla di amore, che porta l’amore ed è tanto bello! E anche ci fa belli, a noi, con la bellezza della santità. Preghiamo oggi per la Chiesa!”.
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