venerdì 12 dicembre 2014
​Nuovi modelli di sviluppo per l'America Latina, che sappiano coniugare "giustizia" ed "equità"; li ha chiesti papa Francesco, celebrando la Messa dedicata alla Madonna di Guadalupe nella Basilica di San PIetro.
La Misa Criolla per la "Madre" dell'America Latina
«Il futuro dell'America Latina sia per i poveri»
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Nuovi modelli di sviluppo che sappiano coniugare "giustizia" ed "equità". Li ha chiesti papa Francesco, celebrando la Messa dedicata alla Madonna di Guadalupe nella Basilica di San Pietro.La devozione a Nostra Signora di Guadalupe è alle origini del cattolicesimo latino-americano. Patrona dell’America Latina di tutto il continente americano, lo è anche delle Filippine. E a lei tanti credenti si rivolgono soprattutto nei momenti di difficoltà. Questa sera la celebrazione è stata particolarmente colorita, accompagnata dai canti della “Misa Criolla” del compositore argentino Ariel Ramírez.  "Il futuro dell'America Latina - è stata l'invocazione del Papa - sia forgiato per i poveri e per quelli che soffrono, per gli umili, per quelli che hanno fame e sede di giustizia, per i compassionevoli, per i puri di cuore, per quelli che lavorano per la pace, per i perseguitati a causa del nome di Cristo, 'perché di loro sarà il Regno dei cieli'".
"Facciamo questa richiesta - ha detto il Pontefice - perché l'America Latina è il continente della speranza, perchè per essa si sperano nuovi modelli di sviluppo che coniughino tradizione cristiana e progresso civile, giustizia e equità con riconciliazione, sviluppo scientifico e tecnologico con saggezza umana. Sofferenza feconda con gioia speranzosa. È possibile custodire questa speranza solo con grandi dosi di verità e di amore, fondamenti di tutta la realtà, motori rivoluzionari di un'autentica vita nuova". "In questa festività di Nostra Signora di Guadalupe, - ha ricordato il Papa nell'omelia - faremo grata memoria della sua visita e compagnia materna; canteremo con lei il suo 'magnificat'; e le affideremmo la vita dei nostri popoli e la missione continentale della Chiesa". Bergoglio ha ricordato che "quando apparve a San Juan Diego nel Tepeyac, si presentò come la 'perfetta sempre Vergine Santa Maria, Madre del vero Diò; e dette luogo ad una nuova visita. Corse premurosa ad abbracciare anche i novelli popoli americani, in una drammatica gestazione. Fu come un 'grande segnale apparso nel cielo; una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedì, che assume in sé la simbologia culturale e religiosa degli indigeni, e annuncia e dona suo Figlio ai nuovi popoli di dilaniato meticciato".
"La Santa Madre di Dio non solo ha visitato questi popoli, ma ha voluto rimanere con loro. Ha lasciato stampata misteriosamente la sua sacra immagine nella 'tilmà del suo messaggero perché la avessimo benpresente, diventando così simbolo dell'alleanza di Maria con questipopoli, ai quali conferisce anima e tenerezza. Per la sua intercessione, la fede cristiana - ha ricordato Francesco - è iniziata a diventare il più ricco tesoro dell'anima dei popoli americani, la cui perla preziosa è Gesù Cristo: un patrimonio che si trasmette e manifesta fino ad oggi nel battesimo di moltitudini di persone, nella fede, nella speranza e nella carità di molti, nella preziosità della pietà popolare e anche in quell'ethos dei popoli che si mostra nella consapevolezza della dignità della persona umana, nella passione per la giustizia, nella solidarietà con i più poveri e sofferenti, nella speranza a volte contro ogni speranza".
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