martedì 7 agosto 2018
La missiva, scritta a mano e indirizzata la presidente della Cec Santiago Silva Retamales, è dedicata al documento sul tema della pedofilia e del suo contrasto
L'incontro dei vescovi cileni con papa Francesco, sul tema della pedofilia, nell'auletta dell'Aula Paolo VI, il 15 maggio 2018

L'incontro dei vescovi cileni con papa Francesco, sul tema della pedofilia, nell'auletta dell'Aula Paolo VI, il 15 maggio 2018

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«Sono rimasto colpito dal lavoro di riflessione, discernimento» e dalle «decisioni» che avete preso. Lo sottolinea papa Francesco in una breve lettera scritta a mano e indirizzata al presidente della Conferenza episcopale cilena, monsignor Santiago Silva Retamales.

In particolare Francesco dice di aver «ricevuto e letto con attenzione» il documento “Dichiarazioni, decisioni e impegni dei vescovi della Conferenza episcopale del Cile” elaborato dall’episcopato latinoamericano al termine della assemblea plenaria straordinaria convocata sul tema della pedofilia e terminata il 3 agosto. «Le decisioni» prese «sono realistiche e concrete», sottolinea il Pontefice e «aiuteranno in modo decisivo in tutto questo processo.

Ma ciò che mi ha colpito di più – aggiunge Bergoglio – è l’esempio di una comunità episcopale unita nella guida del santo popolo fedele di Dio». Nel documento citato dal Papa i vescovi del Cile, chiedendo solennemente perdono a tutte le vittime e riconoscendo «di aver fallito nei loro doveri», ammettono errori, omissioni, sottovalutazione e superficialità nella gestione dei casi di abusi. E annunciano la volontà dii rendere agile ed efficace il Protocollo sulla prevenzione degli abusi, maggiore collaborazione con l’autorità giudiziaria, più trasparenza nei confronti dei media e dell’opinione pubblica. Verranno inoltre aperti alcuni archivi di denunce e ci sarà una riformulazione dei tempi di prescrizione dei reati.

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