"
Il cammino cristiano non tollera gli arrampicatori, non è per farsi vedere,
pavoneggiarsi, è per seguire Gesù". Così
Papa Francesco
nell'omelia pronunciata durante una messa che ha celebrato nel
tardo pomeriggio per il
Centro Aletti nella Cappella "Redemptoris
Mater", in Vaticano. Il Centro Aletti è un'istituzione di studi e ricerche che si affianca alla missione che la
Compagnia di Gesù svolge al
Pontificio Istituto Orientale, un vero e proprio "ponte" di incontro tra est e ovest. Il Centro, infatti,
è "primariamente rivolto a
studiosi e artisti di ispirazione cristiana del centro ed est Europa, per creare l'occasione di un incontro tra loro e i colleghi dell'ovest".
"
La gioia di essere stati degni di subire oltraggi per il nome di
Gesù è un segno della testimonianza cristiana", ha detto il
Papa.
E ha proseguito: "Parlando in linguaggio di ragioniere potrei dire che
nel bilancio la testimonianza sempre perde, la testimonianza
sempre ti porta alla sofferenza, alla persecuzione. È l'ultima
delle beatitudini: beati voi quando sarete insultati,
perseguitati, quando diranno ogni sorta di cose contro di voi,
mentendo a causa mia, rallegratevi. Questa è proprio la dinamis
della testimonianza cristiana. La persecuzione, e anche le
sofferenze, sono parte della testimonianza cristiana".
"Qualcuno - ha aggiunto Papa Francesco - può pensare che questa sia una spiritualità masochista: ma è la spiritualità del regno di Dio. Quando gli apostoli chiedono a Gesà: noi abbiamo lasciato tutto, cosa ci aspetta? Avrete cento
di quello che avete lasciato, con persecuzioni, cioè con dolore,
calunnie, sofferenze. Anche le persone che non versano il sangue,
ma che vivono silenziosamente, senza giudicare, che danno
testimonianza di mitezza, sempre perdono, non guadagnano. La
testimonianza cristiana non è per guadagnare. Se seguo Gesù per
guadagnare seguo il Dio denaro, l'altro padrone. L'uno o l'altro.
La testimonianza cristiana è per questo abbassarsi. Sempre chiede
abbassamento, svuotamento, annientamento, come ha fatto il
Signore".
"Nel Vangelo - ha detto ancora il Papa parlando a braccio - dopo
la moltiplicazione dei pani ci sono due versetti curiosi: `la
gente diceva questi è davvero il profeta, ma Gesù sapendo che
venivano a prenderlo per farlo re si ritirò sul monte da solò.
Gesù non prende questa strada. Il camino cristiano non tollera
gli arrampicatori, non è per farsi vedere, pavoneggiarsi, è per
seguire Gesù. E lo si segue sempre sulla strada del servizio,
della testimonianza, dell'abbassamento. E questo ci dà pace e
felicità".
"A me piace tanto pregare il rosario davanti a un quadro che mi
avete regalato, la Madonna e sembra che è al centro dell'icona.
Ma la Madonna guardando bene è la più grande, sembra al centro,
ma ha il bambino e le mani della Madonna sono come scalini che
scendono: la Madonna è lo strumento per far scendere Gesù. Il
centro è sempre Gesù che viene, e lei è la grande madre che ha
fatto possibile il miracolo dell'abbassamento di Dio per
camminare come uno di noi, essere uno di noi. Preghiamo uno per
gli altri - ha concluso Francesco - perché il Signore ci dia la
grazia di dare vera testimonianza di Gesù Cristo con la forza
dello spirito santo e anche con la beatitudine della persecuzione
o dell'umiliazione".