venerdì 8 aprile 2016
Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante la Messa celebrata per il Centro Aletti. "La gioia di essere stati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù è un segno della testimonianza cristiana".
«Il cammino cristiano non tollera arrampicatori»
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"Il cammino cristiano non tollera gli arrampicatori, non è per farsi vedere, pavoneggiarsi, è per seguire Gesù". Così Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante una messa che ha celebrato nel tardo pomeriggio per il Centro Aletti nella Cappella "Redemptoris Mater", in Vaticano. Il Centro Aletti è un'istituzione di studi e ricerche che si affianca alla missione che la Compagnia di Gesù svolge al Pontificio Istituto Orientale, un vero e proprio "ponte" di incontro tra est e ovest. Il Centro, infatti, è "primariamente rivolto a studiosi e artisti di ispirazione cristiana del centro ed est Europa, per creare l'occasione di un incontro tra loro e i colleghi dell'ovest". "La gioia di essere stati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù è un segno della testimonianza cristiana", ha detto il Papa. E ha proseguito: "Parlando in linguaggio di ragioniere potrei dire che nel bilancio la testimonianza sempre perde, la testimonianza sempre ti porta alla sofferenza, alla persecuzione. È l'ultima delle beatitudini: beati voi quando sarete insultati, perseguitati, quando diranno ogni sorta di cose contro di voi, mentendo a causa mia, rallegratevi. Questa è proprio la dinamis della testimonianza cristiana. La persecuzione, e anche le sofferenze, sono parte della testimonianza cristiana". "Qualcuno - ha aggiunto Papa Francesco - può pensare che questa sia una spiritualità masochista: ma è la spiritualità del regno di Dio. Quando gli apostoli chiedono a Gesà: noi abbiamo lasciato tutto, cosa ci aspetta? Avrete cento di quello che avete lasciato, con persecuzioni, cioè con dolore, calunnie, sofferenze. Anche le persone che non versano il sangue, ma che vivono silenziosamente, senza giudicare, che danno testimonianza di mitezza, sempre perdono, non guadagnano. La testimonianza cristiana non è per guadagnare. Se seguo Gesù per guadagnare seguo il Dio denaro, l'altro padrone. L'uno o l'altro. La testimonianza cristiana è per questo abbassarsi. Sempre chiede abbassamento, svuotamento, annientamento, come ha fatto il Signore". "Nel Vangelo - ha detto ancora il Papa parlando a braccio - dopo la moltiplicazione dei pani ci sono due versetti curiosi: `la gente diceva questi è davvero il profeta, ma Gesù sapendo che venivano a prenderlo per farlo re si ritirò sul monte da solò. Gesù non prende questa strada. Il camino cristiano non tollera gli arrampicatori, non è per farsi vedere, pavoneggiarsi, è per seguire Gesù. E lo si segue sempre sulla strada del servizio, della testimonianza, dell'abbassamento. E questo ci dà pace e felicità". "A me piace tanto pregare il rosario davanti a un quadro che mi avete regalato, la Madonna e sembra che è al centro dell'icona. Ma la Madonna guardando bene è la più grande, sembra al centro, ma ha il bambino e le mani della Madonna sono come scalini che scendono: la Madonna è lo strumento per far scendere Gesù. Il centro è sempre Gesù che viene, e lei è la grande madre che ha fatto possibile il miracolo dell'abbassamento di Dio per camminare come uno di noi, essere uno di noi. Preghiamo uno per gli altri - ha concluso Francesco - perché il Signore ci dia la grazia di dare vera testimonianza di Gesù Cristo con la forza dello spirito santo e anche con la beatitudine della persecuzione o dell'umiliazione".
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