venerdì 20 dicembre 2013
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Siate sempre al servizio della "cultura dell'incontro". È l'esortazione che Papa Francesco ha levato stamani ricevendo i funzionari del Cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana e i funzionari dell'Ambasciata italiana presso la Santa Sede. Il Papa ha sottolineato che l'Italia ha una carta in più da giocare: quella del patrimonio culturale. Ha evidenziato che anche chi non è cristiano si sente interpellato dal messaggio del Natale di Gesù. Papa Francesco ha iniziato il suo intervento con un sentito ringraziamento per il lavoro quotidiano dei diplomatici italiani e per lo spirito di collaborazione con la Segreteria di Stato e la Prefettura della Casa Pontificia. Quindi, ha messo l'accento sulla dimensione dell'incontro insita nella missione della diplomazia: "Per il vostro servizio, voi siete nella condizione di favorire la cultura dell'incontro. Siete funzionari diplomatici e tutto il vostro lavoro tende a far sì che i rappresentanti dei Paesi, delle Organizzazioni internazionali, delle Istituzioni possano incontrarsi nel modo più proficuo. Quanto è importante questo servizio". Ha così sottolineato l'importanza della "crescita di relazioni positive, basate sulla conoscenza reciproca, sul rispetto, sulla comune ricerca di vie di sviluppo e di pace". "In particolare, voi avete, in tutto ciò, una carta in più da giocare: quella del patrimonio culturale italiano. L'Italia è sempre stata nel mondo sinonimo di cultura, di arte, di civiltà. E voi contribuite a far sì che questo sia valorizzato per la cultura dell'incontro, che tale patrimonio vada a vantaggio del bene comune, di quella che Paolo VI chiamava la civiltà dell'amore".
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