sabato 3 maggio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
I cristiani non devono essere "statue da museo" e devono evitare la "tentazione della chiusura, dell'intimismo e della serietà formale". Lo ha detto il Papa nell'udienza all'Azione cattolica italiana, a conclusione della 15/ma assemblea generale dell'associazione. Francesco ha raccomandato tre atteggiamenti: "Rimanere in Gesù, andare ai confini e vivere la gioia dell'appartenenza cristiana". Così, ha detto ai membri dell'Azione Cattolica, "potrete portare avanti la vostra vocazione, ed evitare la tentazione della 'quietè, che non ha niente a che fare con il rimanere in Gesù; evitare la tentazione della chiusura e quella dell'intimismo; e anche evitare la tentazione della serietà formale". "Eviterete cioè - ha aggiunto - di portare avanti una vita più simile a statue da museo che a persone chiamate da Gesù a vivere e diffondere la gioia del Vangelo". "Mai statue da museo!", ha ripetuto. "Se voi volete sentire il consiglio del vostro assistente, del vostro consigliere generale, che è tanto amico - ha aggiunto il Papa parlando 'a bracciò -, siate mansueti, ma mai statue da museo".Papa Francesco si è immerso questa mattina nel «popolo» dell'Azione cttolica che gremiva l'Aula Nervi e gli ambienti attigui del complesso in occasione dell'Assemblea dell'associazione. Il Pontefice è entrato infatti dal fondo dell'Aula solo dopo aver salutato (stringendo le mani e fermandosi più volte a parlare) con i gruppi che iempivano l'Aula non avendo trovato posto all'interno. Poi ha attraversato al centro la grande aula fermandosi continuamente per salutare e abbracciare. Al termine dell'incontro altrettanto affettuoso è stato il saluto del Papa ai vescovi presenti (guidati dal presidente della Cei Angelo Bagnasco) e ai dirigenti passati, presenti e futuri dell'Azione Cattolica, tra i quali il presidente uscente Franco Miano e il suo predecessore Luigi Alici.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: